Ricerca e consulta tutti gli articoli fino a luglio 2023

Questo archivio raccoglie articoli storici del nostro sito, conservando una preziosa testimonianza delle notizie e degli eventi passati.
Come utilizzare il modulo di ricerca
Il nostro modulo di ricerca è uno strumento potente che ti permette di esplorare l'archivio in modo facile e intuitivo. Puoi cercare gli articoli utilizzando diversi criteri:
  • Inserisci parole chiave o frasi specifiche per trovare articoli che trattano gli argomenti di tuo interesse.
  • Se stai cercando articoli scritti da un autore specifico, puoi inserire il suo nome per visualizzare tutte le sue pubblicazioni presenti nell'archivio.

Finché ci saranno storie, ci saranno film

Una serata di discussione sui rapporti fra Bibbia e cinema​

Almeno due i temi affrontati nella serata a cura dell’editrice Claudiana alla vigilia del Sinodo: il libro Bibbia e cinema (inserito, come ha detto il direttore dell’editrice Manuel Kromer, in una collana «Bibbia e...», pensata in primo luogo per le scuole, ma di cui si è capito presto che il pubblico sarebbe stato più ampio), presente l’autore, il pastore Peter Ciaccio, e i possibili intrecci e rapporti tra teologia e “cultura pop”, di cui il cinema stesso è parte.

Con un paio di esempi filmati diversissimi fra loro (un episodio di Dino Risi da I nuovi mostri e il fantascientifico Blade runner, di cui è scomparso da pochi giorni uno dei protagonisti, l’attore olandese Rutger Hauer), il pastore Ciaccio ha spiegato quanto la Bibbia influenzi il cinema. Non che il regista avesse un intento teologico; ma sua era l’intenzione di raccontare una storia seguendo dei parametri culturali i cui schemi sono quasi universalmente noti. Un film, quindi, che con dei riferimenti biblici parla a una cultura, i cui componenti più o meno ne conoscono i riferimenti: ma se si tratta di Bibbia, non si fa sorprendere.

Questo almeno fu lo schema utilizzato fino agli anni ‘60 del 900. Poi si cominciò a utilizzare gli schemi della narrazione biblica anche per parlare d’altro: la vita e la morte, il bene e il male, valori universali. Il cinema – ha detto – racconta delle storie secondo un tempo organizzato da altri: al di là della nostra agenda, a un certo punto, in una sala da proiezione siamo costretti al tempo «di qualcun altro», un’esperienza di kairòs, un’esperienza in cui ci scopriamo straordinariamente vulnerabili.

Elisabetta Ribet, teologa a Strasburgo, ha preso a prestito alcuni interrogativi lanciati da Jacques Ellul, giurista e filosofo riformato: non è giusto – diceva Ellul – che la teologia si debba sempre sforzare di giustificare quanto avviene nel mondo, dai progressi della scienza, agli studi e inchieste sociologiche all’espressione artistica. Il rischio per la teologia, sarebbe, giustificando tutto, di conformarsi al secolo presente. Ellul sosteneva nel lontano 1981 che ormai l’immagine prevale sulla parola e ciò che è nascosto, in secondo piano, venga del tutto escluso da ogni considerazione. Si altera così il rapporto tra ciò che è vero e ciò che è reale. L’interrogazione è importante in particolare per i cristiani, la cui fede si basa sulla narrazione. Allora verrebbe da chiedersi: come dire oggi il trascendente, di cui si occupa la seconda parte del libro di Ciaccio, sulla scorta degli studi del regista e sceneggiatore riformato Paul Scharader? In che modo il cinema può essere d’aiuto? Come evitare d’altra parte che sia la parola a conformarsi all’immagine?

E ancora: la nostra riflessione sta diventando immediata (figurarsi oggi, nell’epoca dei social media...!), come fare allora a ritrovare il tempo della riflessione? La Bibbia è raccolta non solo di parole ma anche di visioni, e al tempo stesso di concretezza. Forse per questo vi troviamo ancora la nostra ragion d’essere. Rispondendo, Ciaccio ha sostenuto che il cinema è largamente debitore dell’immagine, ma esso è soprattutto narrazione, sceneggiatura, cioè racconto scritto per essere associato alle immagini. Si potrà sempre fare cinema se ci saranno storie da raccontare... La storia infatti continua.

Interesse geografico: