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Un esercito per la salvezza

A oltre due mesi dalla tragedia provocata dal Ciclone Idai che ha attraversato l’Africa meridionale prosegue l’impegno dell’Esercito della salvezza

A due mesi e oltre dalla tragedia provocata dal Ciclone Idai -  che ha attraversato l’Africa meridionale portando con sé alluvioni e devastazioni in diverse comunità del Mozambico, del Malawi e dello Zimbabwe - l’Esercito della Salvezza prosegue il suo impegno aiutando tante persone nella ricostruzione delle loro vite e delle le loro abitazioni.

Il capitano Heather Rossouw, responsabile del Servizio di emergenza internazionale dell’Esercito della Salvezza attualmente in Mozambico per coordinare gli sforzi di assistenza e soccorso nella città costiera di Beira, ha affermato: «C’è ancora molto da fare per agevolare la ricostruzione di case e delle strutture danneggiate, spesso rase al suolo dal ciclone, ma è anche vero che molto è già stato fatto. Le nostre vetture e i mezzi di soccorso percorrono molte strade sabbiose, nelle quali vediamo la potenza distruttiva dell’evento, ma ci consola vedere anche che proprio dalle macerie, da ciò che è rimasto a terra altre case rinascono: legno, ferro, fango, diventano materiale  utile per ricostruire le case distrutte».

Gli abitanti della zona sono persone creative: «senza perdersi d’animo, queste tracciano la mappa della grandezza della loro casa – spiega Rossouw – posizionando i pali dell’albero orizzontalmente e poi verticalmente. Una volta fatto, mescolano il fango per ricostruire una casa!». Sino a oggi l’Esercito della Salvezza ha assistito 1.500 famiglie in tre diverse aree.

A queste famiglie sono stati forniti in modo continuativo pacchi di cibo composti da 20 chilogrammi di cereali (riso o farina di mais), 10 kg di fagioli e due litri di olio da cucina. L’assistenza è stata estesa anche agli articoli non alimentari, compresa la distribuzione a 500 famiglie di pacchi contenenti zanzariere, coperte, liquido per purificare l’acqua, sapone da bagno, sapone da bucato, pentole, tazze e piatti. «I bisogni sono ancora enormi», ha aggiunto il capitano Rossouw «ma si aprono ogni giorno spiragli di speranza. Siamo grati al Signore per l’assistenza fornita a questa zona del Mozambico e continueremo a costruire relazioni con le comunità locali».

Oltre alle attività in Mozambico l’Esercito della Salvezza fornisce beni di soccorso alle comunità del Malawi e dello Zimbabwe. La fase di soccorso sta  volgendo al termine ma il supporto proseguirà nel futuro.