Da Pietro Valdo Panascia a Pino Puglisi
05 dicembre 2018
A Palermo la Edizioni La Zisa e il Centro evangelico di cultura «Giacomo Bonelli» organizzano una tavola rotonda su due uomini di fede che con le loro azioni presero posizione contro la mafia
Giovedì 6 dicembre, alle ore 17, presso il salone della Chiesa Valdese di Palermo (via dello Spezio 43 – dietro Teatro Politeama), si terrà la tavola rotonda da titolo «1963-1993. Da Pietro Valdo Panascia a Pino Puglisi, le Chiese di fronte alle mafie».
Pietro Valdo Panascia nacque a Reggio Calabria nel 1910, fu consacrato pastore valdese nel 1937, dopo aver servito le chiese di Genova Sampierdarena, Campobasso e Messina, nel 1956 divenne pastore della chiesa valdese di Palermo dove restò 14 anni. Nel 1963 Panascia fece scalpore con l’Iniziativa per il rispetto della vita umana, un manifesto contro le stragi mafiose – nel particolare, di Ciaculli e Villabate – affisso per tutta la città. La chiesa valdese fu la prima chiesa cristiana di Palermo a profetizzare contro la mafia, al punto da suscitare la reazione stizzita della Segreteria di Stato Vaticana nei confronti dell’allora arcivescovo di Palermo, Ernesto Ruffini, colpevole secondo il Vaticano di aver lasciato questa sacrosanta battaglia ai valdesi. Il cardinal Ruffilli rispose che l’onorabilità della Sicilia andava difesa dalle denigrazioni de Il gattopardo, di Danilo Dolci e, appunto, di Panascia e dei valdesi. Proprio con Danilo Dolci, Panascia portò avanti un dialogo e una collaborazione su tematiche di comune interesse.
Giuseppe Puglisi nacque a Brancaccio, quartiere periferico di Palermo nel 1937, e fu consacrato sacerdote nel 1960. Dopo otto anni trascorsi come parroco a Godrano e dopo aver ricoperto diversi incarichi tra cui docente di matematica e religione presso varie scuole, il 29 settembre 1990 venne nominato parroco a San Gaetano, nel quartiere Brancaccio di Palermo, controllato dalla criminalità organizzata: qui iniziò la lotta antimafia di don Pino Puglisi.
Animato da una grande passione educativa, fin dall’inizio egli rivolse la sua attenzione ai giovani; tolse dalla strada ragazzi e bambini che, senza il suo aiuto, sarebbero stati risucchiati dalla vita mafiosa, e impiegati per piccole rapine e spaccio. Fu proprio per questo impegno tenace e coraggioso a sottrarre giovani vite alla mafia che i boss, dopo una lunga serie di minacce di morte, decisero di ucciderlo. Il 15 settembre 1993, giorno del suo 56° compleanno, davanti al portone di casa in Piazzale Anita Garibaldi, Puglisi venne ucciso da alcuni colpi alla nuca: una vera e propria esecuzione mafiosa.
Animeranno la tavola rotonda: Peter Ciaccio, pastore della Chiesa valdese Palermo; Giampiero Tre Re, teologo cattolico; Vincenzo Ceruso, della Comunità di Sant’Egidio Palermo; e Federica Raccuglia, giornalista e autrice del volume «L’uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi», Edizioni La Zisa. Modererà: Davide Romano, giornalista e direttore editoriale della casa editrice La Zisa.
L’evento è organizzato dalla Edizioni La Zisa e il Centro Evangelico di Cultura «Giacomo Bonelli».