Nuova sede e festa per i 25 anni del Centro culturale protestante di Bergamo
29 novembre 2018
Sabato l'inaugurazione dei nuovi locali sempre in via Tasso in centro città. Festa anche per il quarto di secolo di attività
Sabato 1 dicembre a Bergamo a partire dalle ore 17 verranno ufficialmente inaugurati i nuovi locali del Centro culturale protestante (Ccp) di Bergamo, a 25 anni esatti dalla sua creazione. Era l’ottobre 1993 quando il Centro iniziava la sua attività con un ciclo di conferenze pubbliche su «Il protestantesimo nella formazione del mondo moderno» (tra i relatori anche Giorgio Spini). Nel quarto di secolo fin qui trascorso, il Ccp si è sempre presentato come luogo di confronto con la cultura attuale e con le sue sfide, e come uno spazio libero, aperto alla città, laico, totalmente alieno da qualsiasi intento propagandistico e proselitistico.
Ora il centro cambia casa e cambia pelle. La sede sarà trasferita in uno stabile, sempre in via Tasso 55, più ampio, confortevole e accessibile. Qui troverà posto la sala conferenze e soprattutto la Biblioteca «Girolamo Zanchi», forte di seimila volumi (Bibbia, teologia e storia della Riforma) tutti catalogati nel Sistema Bibliotecario Nazionale.
Luciano Zappella, che del Ccp è il presidente, racconta le novità che verranno presentate ufficialmente sabato:
«Abbiamo avuto la possibilità usufruire di locali di proprietà sempre della chiesa valdese di Bergamo, ristrutturati e concessi a noi in comodato d’uso gratuito. La sede è sempre via Tasso, ma ci siamo spostati dal primo piano al cortile interno, in spazi più accessibili, più fruibili».
Come è stato pensato il nuovo allestimento?
«Due spazi, la sala conferenze, attrezzata all’uso, che contiene 50-60 persone, e poi l’altro locale che ospita la biblioteca Girolamo Zanchi, tavoli di consultazione, catalogo anche on line, ambiente ottimale per la fruizione. L’idea è anche quella di aprire questi spazi alla città: pensiamo che la sala riunioni possa esser utilizzata anche da altre associazioni che magari non hanno sede propria e che potrebbero usufruirne, data anche la felice collocazione in pieno centro a Bergamo»
Tante persone ruotano attorno al Ccp: è stata molto allargata la cerchia di collaborazione in questi anni.
«Obiettivo fin dall’inizio e in tutti questi 25 anni è stato fra gli altri proprio quello di avere un dialogo costante con le diverse realtà culturali di Bergamo: l’apice di tutto ciò si è avuto certamente l’anno scorso in occasione dei 500 anni della Riforma protestante; abbiamo coinvolto molte realtà cittadine, con una risposta che ci ha sorpreso, ottimi i riscontri e la partecipazione».
Cosa succederà sabato?
«Sarà un momento di festa ma anche di ringraziamento a tutti quelli che hanno lavorato in questi 25 anni, e a chi non c’è più. Ma non sarà soltanto questo, avremo infatti un intervento della docente Susanna Peyronel su “Riforma in Italia o Riforma italiana” e di Giulio Orazio Bravi che presenterà gli atti del convegno del 28 ottobre scorso proprio qui al Ccp sugli 800 anni dal Colloquio di Bergamo, momento chiave nel protestantesimo nostrano».