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Corridoi umanitari. Arrivati a Fiumicino altri 39 profughi dal Libano

C’è un’Italia solidale: tante le famiglie che aiutano per l’accoglienza. Si aggiungono agli altri 1500 in fuga dalla guerra accolti  in due anni dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Tavola valdese e Sant'Egidio

Sono atterrati stamane martedì 26 giugno, all’aeroporto di Fiumicino dal Libano 39 profughi, otto famiglie con 23 minori di cui tre bambini e due persone singole, grazie ai corridoi umanitari promossi da Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), Tavola Valdese, Comunità di Sant’Egidio, in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri.

Quasi tutti siriani, sei i palestinesi, si aggiungeranno alle 1575 persone arrivate in Italia, in Francia e in Belgio, in modo legale e sicuro dal febbraio 2016. Dopo mesi, spesso anni, trascorsi nei campi profughi in situazioni di estrema precarietà e per i bambini senza alcuna possibilità di frequentare la scuola: «Queste persone saranno accolte nel nostro Paese – dice Paolo Naso, coordinatore del Progetto rifugiati e migranti Mediterranean Hope (Mh), della Fcei –, grazie alla generosità di tanti italiani, che hanno offerto le loro case, ad associazioni, parrocchie, strutture diaconali – e inseriti in percorsi di integrazione, a partire dall’apprendimento della lingua e dall’inserimento lavorativo».

Un progetto interamente autofinanziato dalle realtà che lo promuovono. Il 3 luglio è previsto un nuovo arrivo con altre 17 persone all’aeroporto di Roma-Fiumicino.

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