La potenza del Vangelo
06 giugno 2018
Un giorno una parola – commento a II Corinzi 12, 9
Dio, il Signore, è la mia forza
Abacuc 3, 19
La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza
II Corinzi 12, 9
Una delle maggiori tentazioni da cui guardarsi, soprattutto quando si è impegnati in un servizio di predicazione o di diaconia all’interno e all’esterno della chiesa, è quella di sovrastare il messaggio biblico con un’arte oratoria raffinata o con un eloquio particolarmente forbito e ricco di riferimenti letterari e/o teologici, tali da stupire l’uditorio, silenziando quasi il contenuto biblico per inorgoglire l’oratore. Oppure mostrarci in tutta la nostra forza e vigore fisico di cui andiamo, forse anche narcisisticamente, fieri.
Guai, allora, ad avere un qualche difetto di eloquio o una qualche menomazione fisica del corpo. Si può essere colti dalla paura di non riuscire bene nell’opera della testimonianza o della predicazione. È quanto sarà successo all’apostolo Paolo. Non sappiamo esattamente quale fosse la «spina nella carne» di cui supplica ripetutamente e insistentemente Dio per la sua rimozione (congiuntivite? difetto di eloquio? epilessia?). Fatto sta che Dio gli risponde picche. «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Forse saremmo molto più convinti della verità di quest’affermazione se sapessimo del male o del difetto fisico che affliggeva l’apostolo. Ma, in ogni caso, è pur sempre vero quanto si diceva all’inizio. Anzi, è necessario riflettere bene sulla verità che la potenza rinnovatrice e vivificante del Vangelo, della salvezza gratuita di Cristo, giunga all’umanità senza alcun «filtro» umano che possa in qualche modo attenuarne la grandezza e il prodigio.
D’altronde, cosa ci può essere di più bello che sentirsi amati e salvati pur essendo dei peccatori? Ma il Vangelo della grazia è anche potenza, «dinamite» che sconvolge la vita di chi ne viene interessato, trasformandola completamente. Non sono poche le testimonianze in questo senso di persone che prima di conoscere l’Evangelo conducevano una vita dedita al vizio e al male o semplicemente una vita da cinici e indifferenti alla Parola di Cristo.
Ma quando ne vengono toccati, interviene lo Spirito Santo che trasforma, vivifica, sostiene e consola.