Con la lettura dei nomi delle persone che hanno perso la vita nel tentativo di attraversare la frontiera tra Italia e Francia, lunedì 30 aprile è cominciata la Marche Solidaire pour les migrants, che in due mesi vedrà attivisti, associazioni e semplici cittadini solidali marciare da Ventimiglia a Calais, gli estremi della migrazione che attraversa la Francia, per ribadire la necessità di pensare a politiche differenti per garantire dignità e sicurezza alle persone che arrivano dall’Africa e dall’Asia in cerca di una nuova vita.
Da Ventimiglia a Breil sur Roya passando per Airole, Fanghetto e Libre: questa la prima tappa del percorso in una giornata che ha visto anche la partecipazione di due europarlamentari francesi, tra cui José Bové, una delle figure più note del movimento altermondialista, e numerose realtà solidali del sudest francese.
Tra i promotori della marcia la Cimade, organizzazione protestante impegnata da anni per l’accoglienza e i diritti dei migranti, Pax Christi, il Movimento Cattolico Internazionale per la Pace, e il Sécours Catholique, la Caritas francese. Il sostegno all’iniziativa è arrivato anche dal vescovo di Ventimiglia e Sanremo.