La certezza della salvezza per grazia
20 marzo 2018
Un giorno una parola – commento a Efesini 2, 8
Il Signore consola il suo popolo, salva Gerusalemme
Isaia 52, 9
Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio.
Efesini 2, 8
L’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), il 28 giugno 2012, ha istituito la giornata internazionale delle felicità che si celebra in tutto il mondo il 20 marzo di ciascun anno.
L’allora segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si è espresso durante la 66a sessione dell’Assemblea Generale con queste parole: «Il mondo ha bisogno di un nuovo paradigma economico che riconosca la parità tra i tre pilastri dello sviluppo sostenibile. Le tre forme di benessere: sociale, economico e ambientale sono indivisibili. Insieme determinano la felicità globale lorda». Dalle statistiche dell’Onu, uscite in questi giorni, risulta essere la Finlandia il paese nel quale si vive in maniera più felice. L’Italia è al 47° posto, uno in meno dell’anno passato.
Come credenti abbiamo un parametro più forte che ci fa tendere alla felicità. La certezza della salvezza per grazia e non da ricompensa o da salario. In che modo gli uomini e le donne partecipano alla salvezza? «Mediante la fede». Scriveva il riformatore Giovanni Calvino: «Da parte di Dio vi è solo la grazia, da parte nostra abbiamo solo la fede, che ci sottrae ogni gloria, poiché non viene da noi ma è dono di Dio. La fede conduce a Dio un uomo vuoto, affinché sia riempito dai benefici di Cristo». Che la felicità che ci viene da Cristo possa inondare i nostri cuori.