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Amore sconfinato

Un giorno una parola – commento a I Giovanni 3, 20

Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quant’è grande il loro insieme!
Salmo 139, 17

Poiché se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa
I Giovanni 3, 20

 

Ieri abbiamo dolorosamente riflettuto sul male che ci circonda e che è dentro di noi, oggi inaspettatamente, una ventata di aria leggera ci libera e ci rasserena. Noi, se siamo onesti, non possiamo che soccombere di fronte alla visione del male, non possiamo che chinare il capo e accettare la sentenza, ma il Signore è tanto più grande di noi! Il Signore ci accoglie e ci ama così come siamo.

Il salmo 139 è un inno alla conoscenza che Dio ha di ognuno e ognuna di noi: il Signore, dice il salmista, sa quando ci sediamo e quando ci alziamo, comprende i nostri pensieri più in profondità di quanto riusciamo a fare noi stessi, e li conosce prima ancora che siano formulati in parole. Ma nonostante ci conosca così profondamente, e cioè nonostante le nostre continue cadute, la nostra piccolezza e fragilità, ci ama profondamente, rimane al nostro fianco e ci accoglie.

È davvero incredibile! Si tratta veramente di un tipo di amore talmente profondo e sconfinato da riuscire per noi incomprensibile. E quello che noi dobbiamo fare è proprio resistere alla nostra incredulità: non dobbiamo farci abbattere dalla consapevolezza del nostro male, non dobbiamo cadere nella tentazione della rassegnazione, ma, al contrario, dobbiamo affidarci con coraggio al Signore il cui sguardo è tanto più lungo, il cui cuore è tanto più grande, i cui pensieri sono tanto più vasti, profondi e ricchi dei nostri! Non si tratta di una facile rassicurazione, di quella pacificazione a buon mercato di cui ci accusano tanti non credenti: si tratta di alzare lo sguardo da noi stessi, dalla nostra quotidianità e di rivolgerci verso l’Unico che vede oltre il nostro piccolo mondo, l’Unico che può dare senso al nostro vivere e può indicarci la strada, quella che dovremo e potremo percorrere.

Lasciamoci dunque andare alla speranza e affidiamoci con animo gioioso al nostro Salvatore e Redentore!

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