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Buon anno, ma si comincia male..

Femminicidi, morti in mare, ma a preoccuparci pare sia la neve

Buon anno! Auguri ... abbiamo ripetuto in questi giorni a tanti amici, ricevendo in cambio analoghe parole per un anno migliore…

 Ed ecco che, appena iniziato il 2018, siamo sconvolti da due notizie terribili.

La violenza sulle  donne non ha tregua e non diminuisce nonostante  l'impegno profuso, a partire dalla scuola, con l'educazione, i dibattiti e le manifestazioni in tutta Italia.

Nei pressi di Verona un donna è stata ammazzata e poi fatta a pezzi con un motosega. I pezzi del suo corpo sono probabilmente stati portati in un luogo diverso da quello del femminicidio e lì trovati dalle forze dell'ordine.

 Immigrati. Nella prima settimana del nuovo anno, ecco l'ennesimo naufragio, avvenuto al largo della Libia, con almeno 64 morti. La Guardia costiera comunica che sono state tratte in salvo 86 persone, recuperati 8 cadaveri, decine sono i dispersi in mare. Il gommone  sui cui viaggiavano è  affondato davanti alle coste della Libia a est d Tripoli.

Nel 2017 le vittime  erano state 3166 ! Dobbiamo rassegnarci? Non si può trovare un modo, nella linea dei corridoi umanitari, che si sono rivelati molto importanti per una quota non piccola di immigrati, affinché nessuno, ma proprio nessuno, sia costretto ad annegare e a morire prima di arrivare? Magari poi lo respingeranno, ma almeno vivo!

Accanto a queste tragedie, i giornali e i notiziari  hanno scritto con clamore e catastrofismo dei 2 metri di neve caduta   a  Cervinia, dei poveri turisti bloccati, delle settimane bianche rovinate dalle valanghe , dal vento sulle seggiovie , dalla chiusura della strada tra Cervinia e Valtournanche (saggia e tempestiva). Non si dice, per altro, che la famosa località, anche se isolata, può offrire ai turisti numerose alternative, dalla piscina allo shopping a ristoranti di prestigio. Più semplicemente si può  passeggiare e guardare il paesaggio decisamente insolito. Se si calcola che un week-end sulla neve, per un famiglia di 4 persone, compreso albergo, lezioni e affitto di sci e scarponi, costa più  meno un migliaio di euro (come la pensione mensile con cui campano molti concittadini di quelli che hanno avuto qualche disturbo a Cervinia ), non è proprio il caso di  suonare l'allarme perché, una volta tanto,  son venuti due metri di neve. Negli ultimi anni, quando succedeva il contrario, non erano forse gli  stessi turisti  e albergatori a invocarla?

 

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