Se «non ti piace», raccontalo!
28 novembre 2017
Partecipa al bando della 7a edizione del Premio d’inchiesta Roberto Morrione entro il 15 gennaio 2018
Siete arrabbiati perché la vostra città non è percorribile da persone disabili? Avete la sensazione che la vostra amministrazione comunale non stia operando in modo corretto e limpido? Che la mafia si sia insinuata nella vostra Regione? Che il cibo biologico che comprate non sia tale e ne avete la prova? Che qualcuno sversi rifiuti tossici nelle campagne che vi circondano? O che qualche grande gruppo finanziario o compagnia telefonica si muova nell’illegalità e dunque intendete indagare e raccontarlo a tutti?
Potete farlo, se non avete ancora compiuto 31 anni e credete nell’Articolo 21 della Costituzione italiana che garantisce la libertà d’espressione, e soprattutto se amate il giornalismo d’inchiesta.
L’occasione è quella di partecipare al bando del Premio Roberto Morrione del quale il nostro giornale Riforma è media partner nazionale.
Il premio che porta il nome di Morrione è dedicato ai giovani autori e al giornalismo d’inchiesta televisiva e sul web.
Morrione, ha attraversato più di quaranta anni della storia del servizio pubblico Rai come giornalista, capocronista, direttore di Televideo e di Rai International, fondatore e direttore di rai News 24 e di Libera informazione.
«Il lavoro era centrale nella vita di Morrione, perché era impegno nel raccontare ciò che si deve sapere per maturare una coscienza civile forte», ricorda la collega Marcella Sansoni, già presidente di giuria.
Promosso dall’Associazione Amici di Roberto Morrione il bando finanzia la realizzazione di progetti di inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale rilevanti per la vita politica, sociale o culturale dell’Italia, quali l’attività delle mafie e delle organizzazioni criminali, i traffici illegali (rifiuti tossici, armi, esseri umani, droghe, ecc.), le attività di corruzione e di intimidazione, l’attività di organizzazioni segrete o clandestine con progetti eversivi o terroristici, le violazioni dei diritti umani.
Il Premio è aperto a tutti i maggiorenni che non abbiano ancora compiuto i 31 anni di età alle 24 del 15 Gennaio 2018 (scadenza stabilita per l’invio del progetto).
Le categorie in concorso sono due: Video-inchiesta e WebDoc d’inchiesta.
Si può partecipare a una sola delle due, e il progetto dovrà contenere: il tema dell’inchiesta; l’obiettivo dell’inchiesta; la scaletta di fattibilità; le fonti e i testimoni disposti a collaborare; il piano di produzione (luoghi e tempi delle riprese e delle interviste da realizzare, progetti e storyboard delle animazioni).
Per la sezione webdoc: la piattaforma operativa sulla quale si prevede di sviluppare il lavoro; la mappa concettuale con il percorso e lo svolgimento dell’inchiesta. Inoltre, gli autori delle inchieste webdoc, dovranno assicurarsi che il prodotto finale sia pienamente compatibile e fruibile dalla maggior parte delle piattaforme esistenti sul mercato.
Tra tutti i progetti inviati ne saranno scelti due come video-inchiesta e due come webdoc. A ciascuno dei progetti selezionati, che concorreranno alla finale, sarà assegnato un contributo in denaro di 4.000 euro.
Durante la fase di realizzazione delle inchieste gli autori dei progetti scelti potranno avvalersi delle forme di tutoraggio previste: supervisione e consulenza giornalistica e tecnica e un supporto di consulenza legale offerto dall’Avvocato Giulio Vasaturo: «Il desiderio di dare tutela legale volontaria ai giovani giornalisti freelance e ai professionisti che operano su inchieste difficili, e che dunque possono essere passibili di querele anche temerarie – dice a Riforma.it l’avvocato Vasaturo –, nasce proprio dall’incontro con Roberto Morrione. Un professionista che ha avuto la lungimiranza di approfondire il tema della “tutela giornalistica” per i colleghi impegnati su fronti difficili ed esposti a querele temerarie e azioni civili».
L’otto per mille dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi anche quest’anno ha sostenuto l’iniziativa del Premio Morrione.
«Siamo onorati di questa conferma – rileva Mara Filippi Morrione, portavoce del Premio –, perché l’iniziativa è dedicata ai giovani chiamati a trattare temi sensibili e difficili. Le inchieste prodotte in tanti anni di Premio sono state utili per il paese intero e hanno messo in luce malaffari e problematiche sociali e ambientali serie, che sono state riprese anche dai media nazionali. Il sostegno della società civile, e in questo caso della Tavola valdese, è prezioso. Credo che l’Articolo 21 della nostra Costituzione debba essere interpretato come il diritto di poter informare, ma anche come diritto “a poter essere informati».
I progetti devono giungere alla Segreteria del Premio entro le ore 24 del 15 gennaio 2018 mediante la compilazione online dell’apposito format da eseguire in ogni sua parte.
I moduli da compilare per partecipare al bando sono i seguenti:
Form Online Domanda Bando – Singolo è da compilare per chi intende partecipare da solo
Form Online Domanda Bando – Multiplo va compilato da coloro che intendono partecipare in gruppo
Per tutte le info cliccate qui