Li creò maschio e femmina, li benedisse e diede loro il nome di «uomo», nel giorno che furono creati
Genesi 5, 2
Quanto all’onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente
Romani 12, 10
Una delle cose che più mi piace conoscere è il nome delle persone con cui ho a che fare tutti i giorni, da quelle che non conosco e con cui scambio due chiacchiere mentre faccio la fila alla cassa del supermercato, a quelle che conosco da poco e di cui magari ancora non ricordo il nome. E quindi, cerco di impararlo in fretta perché il non saperlo mi innervosisce, come se non sapessi ancora con chi ho a che fare.
Il nome, infatti, non solo ci rende unici, insieme al nostro corpo, ma è la prima cosa che ci viene donata quando nasciamo e che si dona a tutti gli esseri animati ed inanimati, dal nome comune a quello proprio. Perciò il nome non si conosce, ma prima di tutto si impara.
Il nostro nome è, quindi, una vocazione perché lo impariamo solo ascoltando chi comincia a chiamarci con quel nome.
La parola di oggi ci annuncia che la vocazione che Dio ci rivolge si chiama «uomo», parola la cui traduzione ebraica è adam, da cui deriva appunto il nome del primo uomo, Adamo.
Tutti e tutte noi ci chiamiamo “Adamo” perché, seppur nelle nostre differenze di genere, siamo stati creati a immagine e somiglianza del nostro Dio, il creatore. Siamo dunque chiamati a vivere innanzitutto da esseri umani, cioè da uomini e donne di cui il Signore “dice-bene”, benedice, amati nella nostra umanità che raccoglie tutti i nostri nomi comuni e propri nell’unico vero nome che è quello di Gesù, il nuovo Adamo, presso il quale tutti e tutte siamo uno, e per mezzo del quale siamo benedetti e benedette dal giorno in cui siamo stati creati e create.
Possa tale benedizione continuare ad accompagnarci oggi e nei giorni a venire e possa il Signore darci di vivere la sua umanità che si è fatta carne in Gesù Cristo, il quale è venuto per mostrarci chi è l’uomo vero, dal cui nome tutti e tutte deriviamo e al cui nome tutti e tutte tendiamo nell’incontro quotidiano con Lui nella sua Parola.