A Ventimiglia il progetto Mediterranean Hope fa scuola
18 luglio 2017
Nella città ligure di confine le associazioni promotrici dell’“Eufemia Info and Legal Point” si sono ispirate al modello dell’Osservatorio di MH a Lampedusa promosso dalla Fcei
Mediterranean Hope Lampedusa fa scuola. Al progetto della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) si sono esplicitamente ispirate le tre associazioni che apriranno a Ventimiglia l’“Eufemia Info and Legal Point”.
«Abbiamo deciso di copiare il modello di Mediterranean Hope Lampedusa perché si è mostrato funzionale soprattutto in termini di gestione degli utenti», spiegano i rappresentanti delle associazioni “Iris” di Bergamo, “Popoli in arte” di Sanremo e “Melting Pot Europe” di Padova.
Il riferimento è all’Osservatorio sulle migrazioni mediterranee, istituito dalla Fcei sull’isola di Lampedusa dal maggio 2014, nell’ambito del progetto Mediterranean Hope che prevede anche la “Casa delle culture” a Scicli per l’accoglienza di minori e famiglie a rischio, un relocation desk a Roma, e, insieme alla Comunità di Sant’Egidio e alle Chiese metodiste e valdesi, il progetto pilota dei Corridoi umanitari.
L’”Info and Legal Point” di Ventimiglia intende proporsi – prevalentemente ma non esclusivamente, a migranti – come «spazio di servizi, dialogo e ascolto aperto a residenti e migranti, profughi, richiedenti asilo, dove si potrà navigare gratuitamente in Internet, stampare, ricevere consulenza legale ed usufruire di uno sportello di ascolto, caricare gli strumenti elettronici e stampare documenti».
Lo sportello aprirà nel quartiere delle Gianchelle ed avrà una fase sperimentale di due mesi, con orari pomeridiani e un massimo di 20 utenti per giornata.