Oggi nuovo arrivo con i corridoi umanitari
04 luglio 2017
Arrivati in Italia altri 52 profughi grazie al progetto promosso e dalle Chiese protestanti italiane e dalla Comunità di Sant’Egidio. Raggiunta la quota di oltre 850 persone salvate in poco più di un anno
Stamane 4 luglio sono giunti all’aeroporto di Fiumicino altri 52 profughi siriani dal Libano grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese. Con questo nuovo arrivo, costituito da famiglie (e per oltre la metà da minori), è stata raggiunta la cifra di oltre 850 persone arrivate in sicurezza e legalmente in Italia, dal febbraio 2016, in accordo con i ministeri degli Esteri e dell’Interno.
L’impegno crescente della società civile dimostra che è possibile un modello alternativo per accogliere e integrare uomini e donne, altrimenti vittime dei trafficanti di esseri umani (famiglie con bambini, donne sole, anziani, malati, persone con disabilità). Tutto ciò grazie anche alla generosità di tanti italiani, con un progetto totalmente autofinanziato.
Un modello replicabile, tanto che domani, il 5 luglio, è previsto all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi il primo arrivo dei corridoi umanitari francesi che adottano lo stesso progetto ecumenico e di società civile in vigore in Italia.
L’accoglienza di oggi a Fiumicino è stata anche l’occasione per illustrare alcune proposte sulla necessaria solidarietà di altri Paesi europei di fronte al massiccio afflusso di profughi sulle coste italiane, come il ricorso alla direttiva dell’Unione europea sulla protezione temporanea, lanciato dalla Comunità di Sant’Egidio.
Le famiglie saranno accompagnate nelle prossime ore nelle case pronte a ospitarli. 38 fra loro sranno presi in carico dalla Diaconia valdese. Destinazione Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana... Il percorso di accompagnamento continuerà giorno per giorno, settimana per settimana, in un periodo in cui coesisteranno problemi e soluzioni, bisogni primari e desideri, disillusioni e progetti. L'elaborazione di una nuova dimensione sarà individuale e collettiva. E la potremo valutare solo ex post.
«Quello che vorrei dire a queste persone è di raccontare le loro storie, senza paura. Attraverso il racconto della propria storia, potranno trasmettere un messaggio di conoscenza, da cui poi si passerà all'amore reciproco. Fra poco queste famiglie arriveranno nelle nostre strutture e incontreranno i volontari e i professionisti che li accoglieranno con spirito di condivisione e di servizio» ha dichiarato Manuela Vinay in rappresentanza della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, intervenuta in conferenza stampa con Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio e Mario Giro, viceministro degli Esteri, esponenti del ministero dell’Interno.
Sulla pagina Facebook dell’agenzia stampa Nev potete vedere gli interventi di Impagliazzo, di Giro e di Manuela Vinay, oltre alle bellissime immagini di questo nuovo arrivo dei Corridoi Umanitari.