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Al via il progetto Community Center con l’inaugurazione dello sportello di Catania

Accoglienza, orientamento, formazione per stranieri e italiani a cura di Diaconia valdese e Oxfam

Venerdì scorso, il 31 marzo, è stato inaugurato a Catania il Community Center di via De Felice 42, alla presenza del pastore Francesco Sciotto, membro della Commissione Sinodale per la Diaconia, e di Roberto Barbieri, Direttore generale di Oxfam Italia. Diaconia valdese e Oxfam sono infatti partner di questo progetto che prevede l’apertura di quattro sportelli informativi, che saranno al contempo anche luoghi di aggregazione e snodi di riferimento e collegamento in una rete nazionale. L’obbiettivo dei partner del progetto è quello di offrire servizi di orientamento, consulenza e formazione rivolti indistintamente a stranieri e italiani, basandosi sui principi della giustizia sociale e dell'inclusione.

Ciò è stato ben sottolineato dal pastore Sciotto che, dopo aver ringraziato le operatrici che inizieranno in queste ore il lavoro di front office, ha ricordato la necessità sempre più urgente di «aprire una porta» verso i bisogni di chi non ha accesso alle opportunità di inclusione, indipendentemente dal luogo di provenienza, lanciando poi un appello ai rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni presenti, per aiutare a riempire di ulteriori contenuti lo spazio appena inaugurato, al fine di renderlo più utile e fruibile da parte di tutti.

E a proposito delle realtà con le quali sono stati attivati contatti in vista di future collaborazioni, è certamente da citare la presenza dell’Assessore alle politiche sociali del Comune di Trecastagni (CT), della Croce Rossa di Catania, e delle Professoresse Di Stefano e Consoli, rispettivamente del Dipartimento di Giurisprudenza e di Scienze Politiche dell’Università di Catania.

Nelle prossime settimane verranno poi inaugurati ufficialmente anche gli altri snodi della rete, posti in contesti tra di loro molto diversi: a Torino presso “Il Passo Social Point”, posto in una zona barriera di Milano, al centro del processo di scambio, crescita e integrazione tra comunità di origine straniera e italiana, a Firenze presso il centro polivalente “Metropolis” delle Piagge che svolge un’importante azione sociale in un luogo d’incontro tra realtà culturali diverse, e ad Arezzo, in collaborazione con la “Casa delle Culture” gestita da Oxfam Italia che, come ha ricordato Barbieri, opera nell’ambito del primo accompagnamento e dell’integrazione dei migranti, spesso agendo come una fucina di culture, proposte, azioni e idee, in una vasta rete di enti e associazioni.

A questi luoghi, dicevamo, si aggiunge il Community Center di Catania che rappresenta una sfida importante in quanto è il primo di questi sportelli pensato come interamente nuovo, non inserendosi direttamente all’interno di servizi delle nostre chiese o di Oxfam già attivi. Forse proprio per questo, esso intende fin da subito agire in stretto contatto e collaborazione con le altre attività delle chiese battiste, metodiste, luterane e valdesi presenti sul territorio catanese e, in generale siciliano, ad iniziare dalla casa evangelica di accoglienza “Granello di Senape” che si trova poco distante dalla struttura di via De Felice.

Dal canto loro, con questo ulteriore passo, Oxfam e Diaconia proseguono nella collaborazione e nella condivisione del loro bagaglio di esperienze e conoscenze, valorizzando i rapporti già avviati attraverso il progetto OpenEurope a favore delle persone migranti escluse dal sistema di accoglienza.

Immaigne di Community Center Catania

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