Donne evangeliche alla Camera dei deputati
31 marzo 2017
La presidente Laura Boldrini ha accolto una delegazione della Federazione delle donne evangeliche in Italia per prendere in consegna le firme raccolte con due petizioni lanciate l’anno scorso contro la violenza di genere
Una delegazione di donne evangeliche è stata ricevuta ieri pomeriggio dalla presidente della Camera Laura Boldrini. Un incontro durato quasi mezz’ora, e contraddistinto da un clima cordiale e di reciproca curiosità. Dalle mani di Dora Bognandi, presidente della Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei), la presidente Boldrini ha ritirato le 5158 firme che la FDEI ha raccolto su due petizioni lanciate contro la violenza sulle donne: una per le donne e l’altra per gli uomini, ad indicare la corresponsabilità dei sessi dinanzi ad un fenomeno da arrestare. Due petizioni, ma entrambe incentrate sulla “strategia delle tre P”: protezione, prevenzione e promozione.
«La violenza sulle donne è una piaga di fronte alla quale bisogna mettersi in rete», ha esordito senza mezzi termini Dora Bognandi, facendo riferimento ai problemi che si registrano anche all’interno delle chiese evangeliche. «Bisogna combattere insieme in maniera molto disciplinata, ognuno con la sua specificità. Noi, come chiese, sappiamo di non essere innocenti rispetto al problema della violenza, ma anche altri ambienti devono progredire». Durante i colloqui, proseguiti all’insegna della spontaneità, l’accento è caduto più volte sulla necessità di un lavoro preventivo anche da parte maschile. «Gli uomini devono prendere coscienza di questa tematica e lavorare prima di tutto su loro stessi – ha incalzato Bognandi -. Per questo la filosofia della nostra petizione ha voluto essere duplice: per ribadire la diversità nel medesimo impegno».
«Viviamo in una società in cui si fatica ad umanizzare “l’altro” – ha proseguito il ragionamento la presidente Boldrini, che in un’intervista a Riforma.it aveva già fatto riferimento al problema dell’autocoscienza maschile -. Lo vediamo con i migranti e con tutti i soggetti più deboli. Il problema di fondo è l’odio sfogato nei confronti di chi non risponde a certi canoni; è in questa patologia che rientra la violenza degli uomini sulle donne, ma anche la violenza e le discriminazioni vissute dalle persone LGBT».
Unico uomo presente all’incontro, l’onorevole Luigi Lacquaniti: «Come testimoniano gli eventi che stanno segnando questa legislatura, il problema della violenza sulle donne è un problema gravissimo. Ritengo che dovremmo agire a livello educativo, scolastico: in favore di quella che viene definita “un’educazione sentimentale”».
Al termine dell’incontro, la delegazione Fdei ha visitato l’attigua “Sala delle donne”, pensata e voluta dalla stessa presidente Boldrini.
La Fdei è l’organismo che federa donne battiste, valdesi, metodiste, luterane, avventiste, salutiste, nonché le donne riformate del Canton Ticino in Svizzera. Guidata da Dora Bognandi (avventista), la delegazione Fdei era composta da Maria Antonietta Caggiano (luterana), Mirella Manocchio (metodista), Barbara Oliveri (valdese), Virginia Pavoni (Esercito della Salvezza), Rosetta Uccello (battista).