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Avere vera vita!

 Un giorno una parola – commento a Salmo 33, 12

Beata la nazione il cui Dio è il Signore; beato il popolo ch’egli ha scelto per sua eredità
Salmo 33, 12

Ringraziate con gioia il Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce
Colossesi 1, 12

Il libro dei Salmi ci esorta ad avere un unico modo per esprimere il nostro rapporto con Dio: il grido di gioia! Non liturgie particolari o offerte di sacrifici, ma la preghiera della grande allegrezza dato che il Signore compie costantemente l’opera di liberazione e di salvezza.

Quel popolo che accoglie con responsabilità e riconoscenza tale azione di Dio è «beato», cioè possiede quella forza spirituale che gli permette di non temere la sventura, di non cadere in rovina e di gioire ogni giorno. Il popolo vive giorni di vera pace nella comunione con il Signore!

Israele ha sperimentato, negli eventi della propria storia, che le alleanze con i grandi imperi dell’antichità hanno portato alla rovina perché si poneva fiducia solo nella forza e nella potenza umana. I grandi popoli dominatori del mondo possono essere sapienti e possenti, ma se non ascoltano il consiglio di Dio vanno in rovina.

Nel cammino del nostro vivere siamo tante volte spaventati perché solo colui che agisce con la forza, pur se ingiusta, riesce ad ottenere successo e benessere. L’umile e giusto credente è come emarginato e non riesce a gustare i frutti della giustizia. Vive nella precarietà senza speranza.

Il nostro credente antico ci invita a non temere tutto ciò perché solo chi confida in Dio è veramente ricco ed è veramente vivente. La fede in Dio ci permette di vedere la mano invisibile del Signore che solleva il debole, l’umile e il povero per renderlo ricco con i doni del suo amore: avere vera vita!

Images ©iStockphoto.com/littlehenrabi