Il Signore fa tutto ciò che gli piace, in cielo e in terra, nei mari e in tutti gli oceani
Salmo 135, 6
Quegli uomini si meravigliarono e dicevano: «Che uomo è mai questo che anche i venti e il mare gli ubbidiscono?»
Matteo 8, 27
Nella lettura dei vangeli incontriamo racconti della vita di Gesù che ci sorprendono e difficilmente riusciamo a trovarne una buona comprensione. Così è dell’episodio intitolato: Gesù calma la tempesta.
Si racconta di Gesù che con i discepoli attraversa il mare (o lago) di Galilea con una barca e durante la traversata sopraggiunge una burrasca e la barca era coperta dalle onde (v. 24). In tale drammatica situazione Gesù dorme mentre i discepoli hanno paura. Svegliato il maestro, egli rimprovera i discepoli per la loro poca fede e poi sgridò i venti e il mare, e si fece gran bonaccia (v. 26).
Però il risultato della salvezza ottenuta, dopo un momento di grave pericolo, non è un cantico di lode e di ringraziamento, ma solo stupore per quanto è accaduto: chi è Gesù che riesce a imporre autorità sulla natura?
Da parte mia non voglio rispondere alla domanda dei discepoli perché il vero interrogativo non è la persona di Gesù, ma la capacità degli uomini e delle donne di credere in Gesù stesso. Essere testimoni dell’opera di salvezza e di libertà di Dio in Cristo porta stupore oppure fede, amore e gioia? Vi è in noi credenti la certezza che nulla di male potrà colpirci perché amiamo il Signore?
La caratteristica della nostra vita è la grande quantità di preoccupazioni e di paure. In tale situazione ci è a volte impossibile credere che Gesù Cristo sia veramente il Salvatore e il Liberatore. La fede in Lui non è morta, ma ogni giorno si assottiglia nello scontro con la esperienza quotidiana della forza del male.
Come credere in Gesù, oggi? Solo il Suo amore può e potrà vincere ogni nostro turbamento e paura.