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Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?»
Giosuè 5, 14

Beati quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!
Luca 11, 28

Giosuè è pronto a prendere possesso della terra che il Signore aveva promesso ai figli di Israele. Ha ubbidito a tutto ciò che il Signore gli ha chiesto, ha pianificato tutto, secondo le istruzioni divine, ed ora, prima di dare l’ordine finale al popolo d’Israele, viene visitato dal capo dell’esercito del Signore. Tutto ciò che fa Giosuè è mettersi all’ascolto; lui, il successore di Mosè, è pronto a ricevere l’addestramento da Colui al quale ha votato la sua vita. Nei versi appena precedenti, Giosuè va incontro all’angelo, cammina verso di lui, lo guarda ed aspetta di ricevere da lui il conforto e la visita dell’Iddio vivente. Giosuè riconosce nelle parole del messaggero divino la voce e la personalità di Dio e, come il più piccolo dei servi, cade a faccia a terra per ricevere la parola del suo Signore. «Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?». Cosa mai questo servo potrebbe offrire all’Eterno Dio che Egli non abbia già? Come potrebbe Giosuè, e come potrei io, essergli utile con la mia inutilità, con la mia insensatezza, con la mia pochezza? Giosuè capisce che nulla potrebbe aggiungere a quanto Dio ha già fatto ed allora si mette all’ascolto, accogliendo l’invito a fidarsi di Lui e rimettendo la propria vita e le proprie azioni nelle mani di Colui al quale tutto appartiene. Beato è, allora, Giosuè, perché ha ascoltato e messo in pratica la parola di Dio; e beati – ci dice Gesù – saremo noi, non perché questa beatitudine ci sarà elargita, un giorno, quale premio per quanto da noi fatto, ma perché già introdotti nella gioia riservata a chi si lascia avvolgere dalla parola del Signore. Beati, dunque, non premiati, perché la nostra condizione è già immersa, nel qui e nell’oggi, nella Sua beatitudine. Beati, non premiati, perché beato è chi riesce a vivere della parola di Dio, chi si avvale di questa condizione per dare un senso alla propria esistenza. Beati, non premiati, ed in possesso di ciò che appartiene a coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica, qui ed oggi.

Immagine: via istockphoto.com