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Dalla parte delle donne

Il 28 e 29 novembre si terrà presso l’ospedale evangelico internazionale di Genova il IV corso di formazione sulla tutela ed assistenza alle donne vittime di violenza

Anche quest’anno, a ridosso della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’Ospedale evangelico internazionale (Oei) di Genova organizza il IV Corso di formazione per operatori sanitari e non, dal titolo «Dalla parte delle donne. Tutela ed assistenza nei casi di violenza. La condizione della donna e dei minori nelle comunità dell’area metropolitana genovese». Il corso, che si terrà il 28 e 29 novembre presso la sede di Castelletto dell’Oei e che ha ricevuto il patrocinio dalla Regione Liguria, vedrà la partecipazione di esponenti delle istituzioni regionali, delle forze dell’ordine, del campo giurisprudenziale e dei centri antiviolenza. L’appuntamento annuale rientra nel più ampio progetto chiamato «Finestra rosa», finanziato dall’Otto per mille della Chiesa valdese, che prevede nei due presidi di Castelletto e di Voltri la presenza di due psicologhe che offrono un accompagnamento delle pazienti che hanno bisogno di un supporto in caso di violenza fisica o psicologica.

«L’obiettivo primario del corso – afferma Barbara Olivieri Caviglia, presidente dell’Oei – è la formazione degli operatori sanitari e non, sull’assistenza e tutela delle donne vittime di violenza. Accanto a questo appuntamento annuale, c’è poi la formazione continua che avviene sul campo attraverso un’opera quotidiana di sensibilizzazione del personale sanitario che si trova a contatto con donne che hanno subito una qualche forma di sopraffazione».

La cura e l’assistenza alle donne vittime di violenza è una priorità della presidenza Caviglia. «Sì, questo corso l’ho voluto fortemente come donna e come presidente di un’opera evangelica. Esso non solo è diventato un importante momento di incontro e di confronto con la rete di associazioni attive sul territorio, ma è un’occasione preziosa per far conoscere il contesto evangelico nel quale è inserito l’ospedale, ciò caratterizza la sua opera e il suo modo di porsi verso i malati e i sofferenti».

Quest’anno il corso si soffermerà ad analizzare la condizione delle donne e dei minori delle comunità straniere residenti nell’area genovese, in particolar modo quella ecuadoriana (parteciperà al corso la Console generale Ecuador, dr.ssa Sonia Valencia), che è la nazionalità più numerosa presente in città. «Con questa comunità – aggiunge Caviglia – abbiamo stipulato un memorandum d’intesa in materia di contrasto alla violenza delle donne e vittime fragili. Siamo il primo ospedale ad aver siglato con uno stato straniero un’intesa del genere, il cui obiettivo è di informare e sensibilizzare i cittadini ecuadoriani relativamente alle problematiche familiari e di dare informazioni sui servizi che l’ospedale eroga».

«Sull’esempio dell’Ecuador – conclude Caviglia – anche altri stati stranieri, tra i quali l’Albania e il Cile, hanno manifestato l’intenzione di voler stipulare un memorandum di intesa. Nel concreto verranno organizzati nel Consolato degli incontri informativi di sensibilizzazione e di prevenzione tra il nostro personale sanitario e le donne. Si tratta per noi di un successo».

 

Foto: Corso Oei Genova

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