Udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò? E chi andrà per noi?» Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»
Isaia 6, 8
Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune
I Corinzi 12, 7
Eccomi, manda me! Manda me, o Signore, nonostante io non sia che una piccola persona, piena di limiti e di incapacità, nonostante io non sia nessuno, manda me, Signore!
In questo passo Isaia riesce ad affidarsi totalmente e a dimenticare i propri timori e le proprie incertezze e quindi è in grado di rispondere con forza e fiducia. Quante volte anche noi siamo stati chiamati, quante volte ci sarebbe stato bisogno che dicessimo una parola chiara, che fossimo limpidi testimoni e non ci siamo riusciti? Molte volte non abbiamo neppure visto e sentito che lo Spirito del Signore ci chiamava, non abbiamo neppure ritenuto che la situazione richiedesse la nostra parola; altre volte ci siamo nascosti dietro a giustificazioni: il lavoro, gli impegni, la nostra inadeguatezza. Quante volte abbiamo chiuso i nostri occhi di fronte alle ingiustizie? Quante volte non abbiamo ascoltato le grida di dolore e abbiamo deliberatamente distolto la nostra attenzione? Tante, probabilmente troppe!
I due passi che abbiamo letto stamattina ci incoraggiano però ad avere fiducia nel Signore, sapendo che lo Spirito si rivolge ad ognuno e ad ognuna di noi, perché nessuno è troppo minuscolo per essere un buon testimone e a tutti e tutte chiede di agire per il bene comune. Il Signore ci incoraggia infatti ad operare, come Lui e con Lui per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato. Ci incoraggia ad alzare le nostre voci e farle sentire nella nostra società, sui posti di lavoro, nelle nostre famiglie. Tiriamo fuori il nostro coraggio e la nostra fede e insieme rispondiamo: eccomi, manda me!