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Festa della Riforma in piazza Martin Lutero

Il 30 ottobre la Consulta delle chiese evangeliche del territorio romano organizza un culto all’aperto per annunciare insieme il messaggio della grazia di Dio

Domenica 30 ottobre in piazza Martin Lutero a Colle Oppio a Roma, dalle ore 15 alle 17 si terrà la seconda edizione della «Festa della Riforma», organizzata dalla Consulta delle chiese evangeliche del territorio romano.

«Si tratta di un “culto all’aperto” e al tempo stesso di un “culto aperto” a tutti i contributi delle comunità; di fatto, una vera e propria “Festa della Riforma” – spiega l’evangelista Ivano De Gasperis, promotore dell’iniziativa –. Le chiese evangeliche e protestanti romane annunceranno gioiosamente e insieme il messaggio della grazia di Dio alla città di Roma. Celebrare la Riforma, infatti, non significa semplicemente “commemorare il passato”, ma testimoniare con costanza la fedeltà del Signore verso i suoi figli e le sue figlie, chiamati/e a essere cittadini del cielo e discepoli sulla terra. La festa vuole consolidarsi come una ricorrenza, un’espressione vitale e colorata del nostro essere Chiesa di Cristo oggi, in e per Roma. E il versetto che abbiamo scelto per l’occasione è: “Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8, 31b-32)».

Cosa prevede il programma?

«La predicazione è affidata al pastore Fulvio Ferrario, professore di teologia sistematica presso la Facoltà valdese di teologia, e poi, ogni chiesa contribuirà all’evento condividendo parte dei doni che le sono stati affidati da Dio. Si condivideranno letture bibliche, musica, e animazioni per grandi e piccoli. L’elemento che caratterizzerà l’evento sarà la presenza di un coro congiunto. Anziché chiamare una corale di professionisti, che ci avrebbero senza dubbio deliziato con le loro performance, si è pensato di mettere insieme tutte le corali presenti nelle diverse chiese in modo da esprimere la coralità del protestantesimo romano: non una voce unica, ma tante voci, tanti timbri e colori che insieme sanno testimoniare l’amore di Dio. È stato chiesto ai vari direttori dei cori presenti nelle nostre comunità di preparare alcuni grandi classici della tradizione innologica protestante, uno fra tutti “Forte rocca”. L’altra sera ci si è incontrati insieme nella sala della chiesa valdese di piazza Cavour per provare i canti: l’esperimento sembra riuscito e credo che ne sia valsa la pena. letture bibliche, musica, e animazioni per grandi e piccoli».

Cosa rappresenta questo evento nell’ambito della ricorrenza dei 500 anni della Riforma?

«Ritengo sia importante ricordare la Riforma protestante e darne testimonianza alla nostra città “insieme”. Sono convinto che la vera sfida ecumenica si giochi in casa prima che all’esterno: il grande scandalo, che spesso come evangelista mi trovo a sperimentare, è che le persone invitate a prendere parte a una realtà nuova, poi scoprano drammaticamente che essa somiglia tanto a quella vecchia, in quanto è fatta di divisione, di chiacchiericcio, di personalismi. Invece, con questa Festa, vorremmo dare un piccolo segno in attesa di vedere esaudita l’antica preghiera di Gesù: “che tutti siano uno”. Inoltre, in prossimità dell’importante cinquecentenario, vogliamo affermare che la Riforma, intesa come continuo desiderio della chiesa di rinnovarsi e come impegno a mettere la Parola di Dio al centro della vita personale e comunitaria, è per noi non un evento straordinario ma un’esperienza che ci accompagna tutti i giorni».

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