«Shaun Ellis, noto come “The Wolfman”, ha trascorso diciotto mesi della propria vita insieme a un branco di lupi selvatici condividendo con loro tane e prede. Al lupo, padre riconosciuto di tutti i nostri cani, si è interessato anche Richard C. Francis, studioso dei meccanismi messi in atto, fin dalla notte dei tempi, per ammansire non solo gli antenati degli attuali animali domestici, ma persino noi stessi».
Saranno proprio Ellis e Francis ad inaugurare la XII edizione di Torino Spiritualità mercoledì 28 settembre alle 18 presso la Chiesa di San Filippo Neri con «Uomini tra cani e lupi», un dialogo sulla capacità del tutto umana di renderci simili ai lupi – ricordano ancora gli organizzatori –, «inseguendo la nostra parte più ferina, o docili come cani, addomesticando ciò che di selvaggio ci pulsa dentro».
Perché nell’animale c’è tutto questo: un cuore di tenebra che inquieta, un richiamo che affascina, un monito a non perdere se stessi.
«Il titolo di quest’anno – ha rilevato a Riforma.it il pastore valdese di Torino, Paolo Ribet, che interverrà a Torino spiritualità in due occasioni – ci ha lasciati un po’ perplessi perché inusuale. Solitamente il tema scelto si soffermava sulla spiritualità o sull’attualità tra filosofia e antropologia. In questo caso, invece, costringe tutti noi ad una prospettiva diversa: perché lo sguardo è quello animale. Non si tratta di un discorso di pura matrice ecologista – ricorda ancora Ribet – ma di evoluzione condivisa dove il mondo che ci circonda ricorda che l’evoluzione animale è avvenuta insieme a quella umana. Dobbiamo dunque cercare di ri-conoscerci e ri-comprenderci attraverso un’altra prospettiva. Ricordava il Premio Nobel per la pace, Albert Schweitzer: “Al tramonto, proprio mentre passavamo accanto a quattro ippopotami e ai loro piccoli, mi venne d’improvviso in mente l’espressione ‘rispetto per la vita’”. Una riflessione che il medico missionario e teologo luterano elaborò agli inizi del ‘900. Un pensiero etico rivolto non solo ai propri simili, ma a tutte le creature della terra».
«Albert Schweitzer. La filosofia del rispetto della vita» è infatti il titolo scelto per l’appuntamento previsto nel programma con Paolo Ricca, teologo valdese e Paolo Ribet sabato 1° ottobre alle 18,30 presso la Casa valdese in Corso Vittorio Emanuele II, 23.
«Torino spiritualità – prosegue Ribet – è da sempre una palestra importante di riflessione per la città com’è altrettanto importante che tutte le religioni siano sempre state rappresentate e parte attiva nell’elaborazione degli eventi da proporre, in modo particolare le nostre chiese protestanti».
Dal programma si comprende quanto il Comitato Interfedi sia in continua sinergia con la manifestazione: «Le chiese battista e valdese – dice ancora Ribet – riprenderanno un’iniziativa nata alcuni anni fa: un momento di riflessione (venerdì mattina alle 19 in via Passalacqua) per iniziare la giornata e la sera alle 18 al Tempio di Corso Oddone 7, di meditazione per iniziare aprire al fine settimana. Proprio per inquadrare la giornata lavorativa e segnare significativamente il passaggio dal lavoro al riposo sotto il segno della riflessione biblica. Perché sia il lavoro, che il riposo, sono costitutivi del nostro essere credenti. Lo faremo riflettendo partendo da alcuni testi in cui il rapporto tra natura ed essere umano è particolarmente significativo: Genesi, Luca e Isaia».
Tra gli incontri anche il workshop di danza liturgica con Carola Stobaeus dal titolo: «Pregare con il corpo».
Torino «si dimostra, una volta di più, all’avanguardia nella capacità di aggregare le persone su temi non effimeri – per Ribet – , ne è una recente dimostrazione il grande successo di pubblico per «Terra madre» al Salone del gusto e l’interesse negli anni per il Salone Internazionale del libro di Torino, malgrado la recente decisione di spostarlo a Milano».
Città mutireligiosa e multiculturale Torino che «da dieci anni promuove attività grazie al Comitato Interfedi – conclude Ribet – , a nostra conoscenza è l’unico comitato laico e parte della struttura comunale».
«Religione e ambiente» è il titolo della tavola rotonda a più voci che avrà luogo presso il Centro culturale Soka Gakkai (giovedì 29 settembre alle 20,30) al quale interverrà il pastore valdese Paolo Ribet.