Il Signore ci ha fatti e noi siamo suoi; siamo suo popolo e gregge di cui egli ha cura
Salmo 100, 3
Prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio
I Pietro 2, 10
«Il Signore ci ha fatti»: è l’attestazione del Salmista che ricorda che Dio è il nostro creatore. Creatore del cielo e della terra, creatore della natura, creatore dell’uomo e della donna.
Dio è nostro creatore, è colui che ha plasmato la polvere della terra nella quale ha infuso il suo Spirito di vita che ci dà vita.
Dio è nostro creatore perché ha voluto che noi fossimo a sua immagine e somiglianza.
Dio è nostro creatore perché noi possiamo ogni giorno ricordarci che siamo sue creature.
Ed è quanto il salmista attesta nella seconda parte del versetto: «noi siamo suoi».
Siamo suoi anche quando tutto sembra allontanarci da lui.
Siamo suoi anche se facciamo di tutto per non esserlo.
Siamo suoi anche se ci dimentichiamo di lui.
Siamo suo popolo, lui ci ha voluti, amati, chiamati per nome.
Siamo suo gregge perché lui ci nutre ogni giorno con la sua Parola.
Siamo suoi anche se siamo peccatori e anche se profaniamo la sua immagine.
Siamo suoi e continuiamo a ripetercelo perché se non siamo suoi non siamo di nessuno.
E tutti siamo suoi, anche quelli che riteniamo nemici, anche quelli che teniamo lontani, anche quelli che guardiamo con sospetto.
Siamo suoi anche e soprattutto perché Lui ci ha voluti tutti, allo stesso modo, con lo stesso amore e ci ama con la stessa passione, con la stessa dolcezza capace di abbracciare la nostra vita.
Il Signore ci ha fatti! Quanta bellezza in questa parola, quanta speranza.
Speranza di poterci guardare l’un l’altro e riconoscerci tutti suoi figli e figlie.
Speranza di poterci incontrare e riconoscerci tutti fratelli e sorelle.
Speranza di riscoprire il senso della nostra esistenza.
Dio ha cura di noi, di ciascuno e ciascuna di noi: come il pastore ha cura del suo gregge e conosce le sue pecore una ad una, così è il Signore per noi. Amen!