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L’incontro con la grazia di Dio

Un giorno una parola – commento a II Corinzi 12, 9

L’oppresso non se ne torni confuso
Salmo 74, 21

La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza
II Corinzi 12, 9

Quante volte abbiamo pregato affinché accadesse un miracolo! Quante volte avremmo desiderato che Dio ci liberasse da qualche sofferenza, oppure che rendesse vive, sane, le persone care che abbiamo perduto o che vediamo soffrire senza rimedio!

Quante volte sentiamo di essere stati ascoltati, esauditi? Nessuna – risponderà la maggior parte di noi. Dove troviamo nella nostra vita segni certi, inconfutabili, della presenza di Dio, del “buon Dio”, del Dio amorevole che ci nutre e ci protegge? Da nessuna parte. E i tanti miracoli, le azioni potenti che troviamo menzionate nella Bibbia? Perché non ne vediamo a dozzine ogni giorno, dato che in Occidente il cristianesimo è, da secoli, la religione largamente maggioritaria? Erano tutte illusioni?

Sovente, quando cerchiamo Dio nella nostra vita, lo cerchiamo per non trovarlo. In realtà cerchiamo segni che ci confermino che Dio siamo noi – e infatti non ne troviamo! Perciò ce ne torniamo confusi, delusi sotto il carico intatto delle nostre sofferenze – inclini a rinnegare Dio, a negarne anche l’esistenza, appunto per non riconoscere che noi non lo siamo.

Quando Dio ci incontra, invece, ciò che vediamo non sono più i nostri dolori, bensì la potenza del suo amore per noi – una forza a noi ignota, che ha nome: grazia.

Quando la incontriamo faccia a faccia, la grazia di Dio ci libera da ogni nostra oppressione, recidendola alla radice: Dio ci mostra la nullità di ogni aspettativa nei suoi confronti e al tempo stesso ci accoglie presso di sé, rivolgendoci la sua parola.

Guarire non significa incontrare Dio. Spesso significa evitarne l’incontro. Incontrare Dio, invece, significa guarire – essere liberati dall’oppressione delle nostre aspettative, dal ricatto dell’essere amati solo se adeguati, dal demone dell’insoddisfazione, che c’impedisce di godere della vita come dono. Se Dio non siamo noi, ma abbiamo conosciuto il suo amore, la sua grazia ci basta, perché è molto più di quanto cercavamo.

Foto: via istockpoto.com