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Una musica può fare...

Le percussioni subsahariane dei CARAtena Edo Music Mix raccontano una storia di speranza e progettualità che nasce nel Centro di accoglienza temporanea (Cat) di Atena Lucana (Salerno) gestito dall'Esercito della salvezza

«Una musica può fare...» cantava qualche anno fa Max Gazzè. E che cosa davvero può fare la musica lo si può chiedere ai percussionisti del CARATena Edo Music Mix, il gruppo nato lo scorso dicembre nel Centro di accoglienza temporanea (Cat) di Atena Lucana (Salerno), gestito dall'Esercito della Salvezza. Non solo un mix musicale ma anche di nazionalità dell'Africa subsahariana: giovani senegalesi, liberiani, maliani che hanno trovato nella musica una via per l'integrazione e la speranza nel nostro Paese. «Il gruppo ha già tenuto dei concerti a Roma nel mese di marzo e per aprile ha già in programma un concerto e un'esibizione», spiega la Simona Magazzù, coordinatrice del lavoro sociale a «L'Uliveto» di Atena.

Sono 50 i richiedenti asilo – tutti uomini - che vivono attualmente nell'istituto dell'Esercito della Salvezza. I primi sono arrivati lo scorso novembre dal Centro di identificazione di Agrigento. «Li avevamo attesi per giorni – ricorda Magazzù -, ripassando ossessivamente ogni singola procedura per la loro accoglienza». La sera in cui sono arrivati, «tutto era pronto: il tè fumante nella teiera, il vassoio con i biscotti, la musica nigeriana, e le pareti del centro invase dalla storia della precedente accoglienza nel 2008, erano lì ad attenderli e a dar loro il benvenuto». Il percorso intrapreso dagli ospiti de «L'Uliveto» è stato fin dall'inizio indirizzato all'integrazione nel territorio di Atena e allo sviluppo delle competenze e degli interessi di ognuno. Così è nato il CARATena Edo Music Mix: dal laboratorio di percussioni del centro «al quale – spiega Magazzù - fin da subito i ragazzi hanno aderito, condividendo saperi, tradizioni, speranze, nostalgie e dolori e generando un mix esplosivo deciso a travalicare i confini di un centro di accoglienza, testimoniando il proprio desiderio di 'far parte' e la riconoscenza per esser stati salvati». Il nome della band è ispirato all'esperienza quotidiana dei giovani, alla quotidiana oscillazione tra la speranza di riuscita e il timore di ricevere un diniego, CARAtena: momento prezioso o costosa illusione?

Dal mese di marzo il gruppo ha intrapreso una breve ma intensa tournée romana e prevede altre uscite ad aprile, non solo con l'intento di condividere la propria musica ma anche di finanziare un percorso di formazione. I proventi dei concerti contribuiranno infatti alla costituzione di borse di studio per il corso di formazione professionale per addetti di sala a cui partecipano una ventina di ospiti de “L'Uliveto”. Il prossimo concerto del 15 aprile si terrà proprio nella sala assembleare dell'Istituto professionale “Antonio Sacco” di Sant'Eramo (Salerno), dove il corso ha luogo. E il 16 aprile i CARAtena Edo Music Mix avranno uno stand a Potenza e potranno esibirsi nell'ambito del concerto di Alpha Blondy, cantante ivoriano afro-reggae di fama internazionale, autore tra l'altro di Jerusalem, una canzone dedicata alla città delle tre religioni. Davvero, una musica può fare…!

Foto: via flickr.com, Salvation Army IHQ

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