Oltre il mare del tempo
12 aprile 2016
All’ascolto della storia delle donne battiste in Italia
«L’Historia si può veramente deffinire una guerra illustre contro il tempo…». Così Alessandro Manzoni, attraverso l’espediente del ritrovamento dell’antico manoscritto seicentesco, inizia la sua riflessione sulla storia e introduce alla lettura del suo capolavoro, I promessi sposi. Scrivere di Storia è effettivamente un combattere contro l’oblio del tempo che, scorrendo, trascina con sé il ricordo degli eventi e delle persone. Ma, come osserva l’anonimo del manoscritto manzoniano, su questo campo di battaglia si salvano solo le «spoglie più sfarzose e brillanti…» e poco rimane degli uomini comuni che hanno operato nell’anonimato della loro piccola storia.
Quanto è più vero questo fatto per quella minoranza nella minoranza del nostro mondo protestante, e battista in particolare, che è quella delle donne che si sono spese nell’opera del Signore, in Italia, in circa 150 anni!
Oltre il mare del tempo* di Piera Egidi Bouchard vuole proprio combattere questa lotta contro il tempo per questa piccola minoranza. Infatti l’autrice ripercorre, attraverso un’analisi puntuale di documenti, le tappe della presenza delle donne nelle comunità battiste italiane per cercare di mantenere vivo un passato altrimenti destinato a essere dimenticato. Il suo lavoro vuole recuperare il contributo delle donne a una storia, quella della testimonianza battista in Italia, che finora è stata prevalentemente raccontata al maschile, come osserva Elizabeth Green che, insieme a Bartolo Gariglio e Deborah D’Auria, ne ha scritto le prefazioni.
L’autrice suddivide il suo lavoro in tre parti: le prime due («I primordi» e «Dal dopoguerra agli anni ’80») ricostruiscono, attraverso i documenti del tempo, la storia delle prime missionarie inglesi e dell’Unione missionaria femminile battista dalla sua nascita (Primo Convegno delle donne battiste italiane nel 1933) fino ai giorni nostri. Piera Egidi mette in evidenza con profonda partecipazione il fatto che le donne, sin dall’inizio della storia del battismo italiano, ebbero un ruolo fondamentale nella promozione dell’istruzione e nell’avvio di diverse iniziative nel campo sociale (ad esempio, è interessante, fra le altre, l’attività – ricordata a p. 23 – dell’Orfanotrofio di Migliarina, dove vennero accolte alcune vittime del disastroso terremoto di Messina del 1908); non solo , l’autrice ci accompagna, sempre sulla base dei documenti dell’epoca, anche nel lungo percorso che sfocia infine nel riconoscimento del pastorato femminile da parte dell’Assemblea Generale del 1982.
La terza parte è formata da un’ampia raccolta di documenti , provenienti dall’archivio della comunità battista di Lentini , che testimoniano la multiforme attività dell’U.F.M.B. , a partire dal 1945.
La lettura del libro è scorrevole ed avvincente perché l’autrice è riuscita a trarre dai documenti un racconto dal quale emergono vive le figure femminili che lo animano.
Il loro esempio di fede nel Signore e di impegno nella Sua opera sia per noi incoraggiamento e stimolo a proseguire con convinzione, anche se in condizioni molto diverse da quelle di allora, il lavoro da loro intrapreso che non deve essere dimenticato.
* Piera Egidi Bouchard, Oltre il mare del tempo. All’ascolto della storia delle donne battiste in italia, 2016, Ed. Nuova Trauben, euro 12,00, pp. 210.