La consolazione di Dio
01 aprile 2016
Io ti esalto, io o Signore, perché mi hai portato in alto
Salmo 30, 1
Come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione
II Corinzi 1, 5
Gesù nel congedarsi dai suoi affermò: «Senza di me non potete nulla (Gv. 15, 5)», in questo nulla vi è anche la impossibilità a ricevere consolazione nelle difficoltà quotidiane.
Proprio per questo, Gesù ci promise la presenza di un Consolatore inviato dal Padre.
Ecco la grandezza della misericordia di Dio che colma la nostra impossibilità: lo Spirito Santo è la risposta al nostro insoddisfatto bisogno di consolazione. È Lui che ce la provvede, in quanto Spirito di resurrezione, Spirito di vita, Spirito di quel Gesù che disse: «Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo» (Gv 16, 33b). Ecco la più grande delle consolazioni: l’uomo in Cristo ha vinto la morte.
E non è solo lo Spirito del Risorto che ci consola, ma altrettanto efficace è la Parola di Dio.
Bene diceva allora Pietro: «Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna (Gv 6, 68)».
Nel brano proposto oggi dal Lezionario ricorre più volte il termine consolazione, quasi a voler sottolineare l’abbondanza delle consolazioni che Dio elargisce all’umanità, attualizzando ancora oggi l’antica promessa fatta a Giosuè: «Io non ti lascerò e non ti abbandonerò (Giosuè 1, 5c)», o mantenendo la parola data per bocca del profeta Isaia: «Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà» (Is 43, 2s).
Ecco, noi sappiamo che “il cielo e la terra passeranno, ma le sue parole non passeranno (cfr Mt 24, 25)”. Lodiamo il Signore per le sue consolazioni in questi giorni difficili.