Il Giro d'Italia passerà a Pinerolo
09 marzo 2016
Quattro tappe piemontesi porteranno la competizione ciclistica a concludersi a Torino. Il pinerolese è coinvolto in due giornate
Giovedì 26, venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 maggio il Giro d'Italia arriverà in Piemonte, facendo tappa a Pinerolo e finendo la sua corsa a Torino. Dall'Olanda alla città sabauda in 21 frazioni e 3.383 km. Le quattro tappe finali piemontesi saranno giovedì 26, da Muggiò (MI) a Pinerolo, 234 km, da Pinerolo a Risoul in Francia in161 km, sabato 28, da Guillestre a Sant’Anna di Vinadio in 134 km e la tappa finale da Cuneo a Torino in 150 km passando per Savigliano Racconigi e Carmagnola, non percorrendo però lo storico percorso di cinque colli vinto da Coppi nel 1949.
Le due tappe 'francesi' saranno tra le più dure del Giro, quelle in cui si deciderà probabilmente il vincitore, il miglior scalatore che si porterà a casa la coppa. Era dal 1982 che il Giro (che tradizionalmente finisce a Milano) non terminava a Torino, anche se da lì recentemente è passato più di una volta. Nel 2005 con la 18ª tappa a cronometro vinta da Ivan Basso; nel 2011 con l’arrivo della cronosquadre inaugurale partita da Venaria Reale; e nel 2015 con l’ultima frazione in linea partita da piazza Solferino e arrivata, come da tradizione, a Milano.
Ma torniamo a Pinerolo dove il Giro arriverà, si fermerà una notte e ripartirà. Proprio come il Tour de France nel 2011. Anche per il 2016 si ipotizzava un passaggio a Pinerolo della Grand Boucle ma poi il progetto è sfumato. E' arrivato però il Giro che con Pinerolo ha una storia lunga e gloriosa.
Il primo incontro tra Pinerolo e la gara in rosa risale addirittura al 1909, la prima edizione, quando la Città venne attraversata nella tappa Genova-Torino. Il Giro tornerà a Pinerolo nel 1949, per la tappa Cuneo-Pinerolo divenuta leggendaria per la fuga solitaria di Fausto Coppi, “uomo solo al comando”, seguito a 11 minuti dal suo tenace rivale Gino Bartali. Ma è negli ultimi anni che il rapporto è diventato più stretto. A Pinerolo è tornato nel 1964, nel 1982, nel 1993, nel 2005, nel 2007, nel 2009 e nel 2013.
Giovedì scorso al Teatro Sociale di Pinerolo si è tenuta la serata di presentazione della tappa pinerolese. Un evento finanziato e sostenuto da Elvio Chiatellino, della Cooperativa Quadrifoglio, in collaborazione con la Città di Pinerolo. Sono arrivati i grandi nomi del ciclismo nazionale e internazionale: Vincenzo Nibali, Fabio Aru, Alejandro Valverde, e alcuni campioni del passato come Felice Gimondi e Bernard Hinault.
«In questi anni la possibilità di organizzare grandi manifestazioni legate al ciclismo – ha dichiarato Elvio Chiatellino – ha rappresentato per me e per la Cooperativa Quadrifoglio l'occasione di fondere insieme un'enorme passione sportiva personale con il desiderio di dare maggiore visibilità a una realtà imprenditoriale, ormai affermata a livello nazionale, spesso ancora poco conosciuta sul suo territorio. Spero quindi che il nuovo arrivo del Giro d'Italia 2016, e le manifestazioni a esso collegate, rappresentino ancora una volta per i pinerolesi un'occasione di svago e una conferma della concreta possibilità di essere protagonisti».
«Siamo davvero orgogliosi che la nostra Città sia nuovamente tappa del Giro d'Italia – ha detto il Sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero - Pinerolo è tradizionalmente legata a questo sport, e davvero numerosi sono nella storia i passaggi della maglia rosa per le vie della nostra Città. Un sincero ringraziamento a Elvio Chiatellino, da sempre primo sostenitore di questo progetto, e grazie alla cui collaborazione Pinerolo torna tra le Città protagoniste del Giro. Saranno numerose le iniziative, gli eventi e gli appuntamenti in programma nei giorni di passaggio del Giro in Città. E, in attesa della tappa, avremo ospiti al Teatro Sociale grandi nomi del ciclismo internazionale di ieri e di oggi: una conferma di come Pinerolo sia davvero una Città di Sport, e in particolare legata al ciclismo di eccellenza».
La tappa di giovedì 26 maggio che dalla Brianza arriva a Pinerolo passerà prima Torino, Avigliana, la colletta di Cumiana, Frossasco, San Pietro val Lemina, lo strappo di Pra Martino, Villar Perosa e Porte. Il giorno dopo venerdì 27 maggio da Pinerolo ci si sposterà a Risoul in Francia attraverso la val Varaita, Sampeyre e il colle dell'Agnello (la cima Coppi del Giro, coi suoi 2744 metri ovvero il colle più alto attraversato e salito dai corridori) si scenderà in Queyras e si risalirà ai 1862 di Risoul. Poi ci sarà ancora il tappone alpino da Guillestre a Sant'Anna di Vinadio attraverso tre colli alti e molto impegnativi: il Col de Vars (2108 mt), il col de la Bonette (2715 mt) e il colle della Lombarda (2350 mt) per finire nel cuore della valle Stura. Il giorno dopo, l'ultimo, la passerella da Cuneo a Torino. Saranno giorni intensi e felici per gli sportivi e non solo.