Alla ricerca di Dio
17 febbraio 2016
Un giorno una parola commento a Luca 19, 2-3
Il Signore che è buono, perdoni chiunque ha disposto il proprio cuore alla ricerca di Dio
II Cronache 30, 18-19
Un uomo di nome Zaccheo, il quale era capo dei pubblicani ed era ricco, cercava di vedere chi era Gesù
Luca 19, 2-3
Quante cose cerchiamo nella nostra vita? Amore, felicità, libertà, forse successo, realizzazione, speranza. Dopotutto, l’adagio secondo il quale si è sempre alla ricerca di qualcosa, non è poi così sbagliato.
Zaccheo, ci dice l’evangelista Luca, è anche alla ricerca. Questo piccolo uomo, un peccatore che ci è difficile non trovare simpatico a motivo della sua improvvisa e affannata arrampicata su un albero, cerca semplicemente di vedere qualcuno, di vedere Gesù. Per Zaccheo questa è la ricerca decisiva, per la quale è disposto addirittura a mettersi in ridicolo di fronte a tutti quelli che lo conoscono.
Talvolta mi domando quanto la ricerca della fede, la ricerca di Dio sia decisiva per noi quanto lo è per alcuni dei personaggi che incontriamo nelle narrazioni bibliche: in che misura anche noi mettiamo in gioco la nostra faccia o il nostro buon nome per vedere di più e meglio chi sia il Signore? In che misura viviamo questa ricerca con la stessa consapevolezza con cui la viveva Zaccheo, sapendo forse che si possono cercare molte altre cose, ma che per questa in maniera particolare, vale la pena fare un piccolo sforzo in più?
Oggi, ricordiamo la data del XVII febbraio e, giustamente, sottolineiamo il valore di questa giornata in relazione alla libertà e ai diritti civili concessi in un tempo lontano, per i quali anche oggi l’impegno rimane decisivo. Sarebbe però sbagliato dimenticare che anche questa storia di una libertà ricevuta è legata ad una ricerca di fede. Festeggiamo dunque la libertà anche come possibilità di cercare Dio con la stessa passione – che non teme di esagerare – che Zaccheo ci ha mostrato.