La via dell’amore
09 febbraio 2016
Un giorno una parola – commento a Matteo 6, 26
Gli occhi di tutti sono rivolti a te, e tu dai loro il cibo a suo tempo. Tu apri la tua mano, e dai cibo a volontà a tutti i viventi
Salmo 145, 15-16
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietano, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro?
Matteo 6, 26
Osserviamo la natura e tutto ci sembra perfetto. I fiori sanno quando aprire i loro petali al sole, gli uccelli trovano il cibo e sanno quando migrare. Vegetali e animali sanno come scandire i tempi delle stagioni, si adattano al clima anche ora che si sta modificando e sembra impazzito. Obbediscono a delle regole a noi sconosciute, tutto sembra armonioso e soprattutto sembra funzionare senza l’intervento degli esseri umani.
Possiamo anche noi vivere trovando in abbondanza nutrimento per la nostra sopravvivenza, senza lavorare e faticare, senza dover trasformare le materie prime e senza litigare per la paura di rimanere senza cibo o acqua? Gesù, ci vuol dire che è possibile anche per gli esseri umani trovare una via in cui la lotta della sopravvivenza può essere un mero ricordo.
Siamo capaci di abbandonare tutto ciò che per noi è certezza, ma anche sacrificio e dolore, per seguire la via dell’amore che Gesù ci ha insegnato? Siamo pronti a dimenticare noi stessi per metterci al servizio del prossimo? La strada che Gesù ci propone sembra difficile e per pochi eletti, ma intraprenderla vuol dire scoprire un mondo nuovo dove verremo sorpresi dall’abbondanza e dall’amore. Niente sarà uguale a prima e noi, come fiori che sbocciano sgargianti di ogni colore, saremo capaci di aprirci ad un universo diverso e sconosciuto ai nostri occhi. Saremo come rinati e comprenderemo ogni cosa, nulla ci farà temere la vita, ma sapremo cosa fare e come ottenere tutto in abbondanza glorificando Dio.