Esaminaci, o Dio
04 gennaio 2016
Un giorno una parola – commento a Salmo 139, 23-24
Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri. Vedi se c’è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna
Salmo 139, 23-24
Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori
Efesini 3, 17
L’anno nuovo è appena iniziato, l’eco dei brindisi non si è ancora spento e siamo di nuovo tutti pronti a ripartire; come spesso accade, abbiamo forse esaminato l’anno appena concluso: il nostro lavoro, se abbiamo lavorato, i nuovi e vecchi rapporti che siamo riusciti a costruire o consolidare, le novità, belle o brutte, che si sono introdotte nelle nostre vite. Formuliamo i nostri sogni: una nuova casa, un nuovo amore, un lavoro e ricominciamo a sperare che si avverino. Tempo quindi di bilanci e di progetti. Ma in realtà, il più delle volte, pur sottoponendoci a questa sorta di rituale, tendiamo a farlo cercando di evitare uno sguardo realmente limpido su noi stessi (siamo sempre abilissimi nel trovare le cause – esterne – di tutti i nostri problemi), ma soprattutto lo facciamo cercando di non leggere le motivazioni più profonde del nostro agire. In effetti, dobbiamo riconoscere che il più delle volte preferiamo sopravvivere, non vivere, cioè facciamo alcune, inevitabili, scelte di vita, ma poi ci facciamo guidare dall’abitudine, il classico «si è sempre fatto così», dall’esempio degli altri, cioè dalle tradizioni culturali e sociali del nostro ambiente, e così via.
Il salmista questo lo sa e non si affida a facili scappatoie. Non compila la lista dei buoni propositi, ma chiede al Signore di esaminarlo e di guidarlo verso la via eterna, cioè verso una pienezza di vita che illumini tutto il suo percorso, tutta la sua esistenza, già ora, subito, qui. Una compiutezza che non è alla sua e nostra portata, ma che solo la fede e la guida dello Spirito possono dargli e darci.
Il versetto dell’epistola agli Efesini con l’espressione «abiti per mezzo della fede» ci ricorda infatti che Cristo, il Salvatore, non è accessibile con la nostra volontà, non è accessibile se non con l’aiuto di Dio. Il salmista questo aiuto lo chiede, lo implora. Lo domandiamo anche noi ogni anno, ogni mese e ogni giorno? Siamo capaci di affidarci a Dio e di farci guidare e ammaestrare? Abbiamo davvero voglia di essere conosciuti, esaminati e quindi guidati?
E dunque in questo inizio di 2016 proviamo a seguire il salmista e chiediamo anche noi: esaminaci, o Dio, e conosci il nostro cuore; esaminaci e mostraci la nostra mediocrità e il nostro amore, il nostro perbenismo e il nostro coraggio di seguirti, il nostro adagiarci su un comodo tran tran senza scosse e la nostra voglia di cominciare una nuova esistenza. Esaminaci, o Dio, e scopri la nostra paura, la nostra pertinace volontà di non scoprirci e non correre rischi. Esaminaci, o Dio, e vieni ad abitare nel nostro cuore, vieni a sostenerci, vieni a raddrizzare questi nostri colli duri e a sciogliere questi nostri cuori di pietra affinché Tu possa abitare nel nostro cuore ora e per sempre. Amen.