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Un Natale solidale con l'Esercito della Salvezza

A Roma, Bobbio Pellice, Atena Lucana e Castelvetrano le “cene invernali” con i migranti

Duecentottanta: questo è il numero dei pasti che ogni mercoledì e ogni domenica l'Esercito della Salvezza (EdS) distribuisce nella capitale nelle uscite del servizio di soccorso invernale. «Ed è un numero che talvolta non riesce a soddisfare tutte le richieste», precisa il sergente Massimo Cosentino, coordinatore del "Soccorso invernale" dell'EdS di Roma. Tutti gli anni, con l'arrivo del freddo, i salutisti e i loro volontari sono impegnati nell'aiuto diretto alle persone più bisognose. «Usciamo due volte la settimana per portare cibo, bevande calde, coperte e vestiario, ma anche una parola di conforto alle persone che vivono in strada», spiega Cosentino che sottolinea come gli utenti siano purtroppo ancora aumentati rispetto allo scorso anno soprattutto con una maggiore presenza di migranti.

Oltre alle uscite regolari, nel periodo delle feste, l'EdS romano organizzerà anche quest'anno una cena di Natale presso la propria sede di via degli Apuli 41. Oltre a Roma vi saranno altre cene di Natale – o “cene invernali”, per usare una dizione che non urti la sensibilità confessionale di nessuno - ad Atena Lucana (Sa), dove l'EdS ospita circa 40 migranti, e a Castel Vetrano (Tp). Invece a Bobbio Pellice (To), presso il centro salutista “Le Casermette” è stato apparecchiato proprio ieri il pranzo di Natale per i circa 60 rifugiati ospitati a “La Crumiere” di Villar Pellice (To).

Un Natale di solidarietà non solo tra i migranti e gli emarginati, ma anche al fianco delle famiglie in difficoltà. Per la prima volta quest'anno, l'EdS ha organizzato a Roma l'Albero degli angeli, «un progetto pilota che speriamo di poter replicare il prossimo anno in altre città della Penisola», ha spiegato il maggiore Pedro das Neves, responsabile dell'iniziativa. L'Albero degli angeli nasce nel 1979 negli USA dall'idea di una coppia di ufficiali dell'EdS e si rivolge a famiglie con bambini da 0 a 12 anni che per Natale non possono permettersi di acquistare regali per i propri figli. «Abbiamo ricevuto dal Municipio II di Roma la segnalazione di una cinquantina di famiglie che ci hanno fatto pervenire i desideri dei loro bambini – ha spiegato das Neves -. Abbiamo poi trovato altrettanti donatori, molti nelle chiese evangeliche romane, che hanno acquistato i regali. I doni sono stati consegnati ai genitori in modo che i bambini li possano ricevere a Natale direttamente dalle loro mani». Un’ultima attività natalizia dell'EdS è stata la presenza della propria fanfara in via del Corso e al Colosseo nei giorni di venerdì, sabato e domenica del mese di dicembre precedenti il Natale.

Foto "Sentados a la mesa en Can Masdeu" by Brinerustle - Own work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Commons.

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