Radici comuni dell’accoglienza e della misericordia
19 novembre 2015
È il titolo dell’incontro interreligioso che si tiene oggi a Napoli. In quella sede sarà presentato il comunicato stampa delle chiese evangeliche della Campania sugli attentati di Parigi
Oggi alle ore 15,30 presso il Convitto nazionale «Vittorio Emanuele II», in piazza Dante 41 (Napoli), si tiene l’incontro interreligioso dal titolo «Radici comuni dell’accoglienza e della misericordia», a cura del Gruppo interconfessionale attività ecumeniche di Napoli (Giaen) in collaborazione con il Convitto Nazionale e con la Confederazione islamica italiana. I relatori, introdotti da Emilia Mallardo, rettore dirigente scolastico del Convitto nazionale, sono: Abd Allah Massimo Cozzolino, presidente della Federazione islamica della Campania; Umberto Piperno, rabbino capo della comunità ebraica di Napoli; Edoardo Scognamiglio, direttore del centro studi francescano per il dialogo interreligioso e le culture (Maddaloni - Cs). Interverranno anche don Gaetano Castello, coordinatore del Giaen; Francesco Villano, presidente dell’amicizia ebraico-cristiana di Napoli; Dorothea Müller, pastora della chiesa valdese e metodista del Vomero.
Quest’ultima, in particolare, coglierà l’occasione per presentare ufficialmente il comunicato stampa che pastori e pastore, e rappresentanti e responsabili delle chiese evangeliche della Campania hanno sottoscritto in seguito ai tragici attentati avvenuti a Parigi la notte del 13 novembre scorso.
Ecco il testo del comunicato.
Noi, pastore e pastori, rappresentanti e responsabili delle chiese evangeliche della Campania, di fronte ai tragici attentati avvenuti a Parigi la notte del 13 novembre e ai tanti altri episodi di violenza nei confronti di innocenti, avvenuti in ogni parte del mondo, esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti di chi soffre e condanniamo la violenza sotto ogni sua forma.
Siamo consapevoli che questi atti hanno tra le loro finalità anche la volontà di suscitare paura e quindi diffidenza ed anche odio tra nazioni, religioni e individui, portandoci ad identificare in chi è «diverso» un potenziale nemico. Le conseguenze di ciò portano non solo alla nostra chiusura, ma anche ad una vera e propria guerra nei loro confronti.
Si moltiplicano gli appelli e gli inviti, che giungono a noi dai media e da determinate parti politiche, alla guerra «santa» o «giusta» che si vuole giustificata dal voler vendicare il sangue versato.
Umanamente anche noi potremmo essere portati alla vendetta e per giustificarla potremmo anche strumentalizzare il nome di Dio, attribuendo a noi il suo possesso e la presunzione di essere esecutori della sua volontà, dimenticandoci, invece, che Egli è il Dio di tutti e tutte noi e che ogni essere umano è da Lui amato e deve rispondere alla grazia di Dio amando a sua volta.
Proprio per evitare il rischio di sostituirci a Dio e confondere le nostre parole con le sue siamo invitati ad ascoltare il suo invito che può risultare assurdo, ma è il solo che può portare alla pace: «Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene» (Romani 12, 21).
Lucio Baglio (membro Consiglio della Federazione chiese evangeliche della Campania)
Velia Cocca (responsabile chiesa battista)
Salvatore Cortini (presidente consiglio di chiesa metodista)
Lidia La Montanara (pastora chiesa avventista)
Leonardo Magrì (pastore chiesa valdese)
Franco Mayer (pastore chiesa valdese)
Dorothea Müller (pastora chiesa valdese)
Giovanni Napolitano (Chiesa libera e sovrintendente del XIII Circuito delle chiese valdesi metodiste e libere)
Vincenzo Polverino (pastore chiesa battista e presidente Fcec)
Antonio Squitieri (pastore chiesa metodista)
Kirsten Thiele (pastora chiesa luterana)
Giuseppe Verrillo (pastore chiesa apostolica)