Appello ecumenico a sostegno di suor Anna Alonzo
10 novembre 2015
La missionaria è stata aggredita a Palermo, nel quartiere della Guadagna, per il suo impegno a favore dei bambini e delle donne vittime di tratta
Sabato 31 ottobre suor Anna Alonzo, assistente sociale missionaria, è stata aggredita a Palermo davanti la propria abitazione. Alonzo, dirigente nazionale del Movimento internazionale della riconciliazione (Mir) ha fondato il Centro Arcobaleno alla Guadagna, che si occupa di sostegno ai bambini e ragazzi del quartiere la Guadagna di Palermo. Non è la prima volta: suor Anna è da tempo oggetto di soprusi e molestie per il suo impegno a favore degli ultimi. Il Mir ha divulgato un appello ecumenico, in favore di suor Anna Alonzo e del suo Centro, firmato da quindici religiosi di diverse confessioni, fra cui anche il pastore della chiesa valdese di Palermo Peter Ciaccio e il pastore battista Salvatore Rapisarda.
«Come presbiteri, pastori, religiosi, religiose e laici impegnati, cattolici ed evangelici, esprimiamo la nostra vicinanza a suor Anna Alonzo, delle Assistenti Sociali Missionarie, da sempre la Città di Palermo conosce la sua opera instancabile di promotrice della giustizia e di servizio agli ultimi, la sua opera è una ricchezza di tutta Chiesa palermitana», si legge nell'appello. E prosegue: «Un’opera iniziata sul modello e in collaborazione col Beato Pino Puglisi, sulle cui orme prosegue il suo impegno nel quartiere della Guadagna. Impegno verso i minori e le famiglie, apprezzato dalle centinaia di minori e di donne che frequentano i locali della sua opera, sostenuto da svariati volontari che contribuiscono all’attività del centro e che ha trovato riconoscimento anche tra gli stessi detenuti che ne apprezzano l’opera volta a fornire un futuro diverso ai loro stessi figli». «L'aggressione a suor Anna non è il primo atto intimidatorio che ha ricevuto – commenta il pastore Peter Ciaccio – ma forse è il più grave. Già nello scorso aprile i soliti ignoti le devastarono il centro sociale. La sua è un'opera di testimonianza evangelica contro i tentacoli della mafia nel quartiere, importante anche perché esposta sul fronte della tratta delle donne».
«Le chiese di Palermo devono continuare a testimoniare con forza in favore di tutte quelle periferie oggi abbandonate, di quanti vivono una condizione di esclusione», concludono i firmatari, con un'esortazione a non abbandonare i quartieri difficili della città, perché «Palermo è la Guadagna e la Guadagna è Palermo».