La conoscenza di Dio
29 ottobre 2015
Un giorno una parola – commento a Geremia 9, 23-24
Così parla il SIGNORE: «Il saggio non si glori della sua saggezza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza: ma chi si gloria si glori di questo: che ha intelligenza e conosce me, che sono il SIGNORE. Io pratico la bontà, il diritto e la giustizia sulla terra, perché di queste cose mi compiaccio», dice il SIGNORE.
(Geremia 9, 23-24)
Paolo scrive: «Io non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede»
(Romani 1, 16)
Ecco un sommario dei «valori» sui quali è, o meglio, dovrebbe essere fondata la vita umana per una corretta convivenza sulla terra. Nella Bibbia ogni tanto ce n’è qualcuno: in Michea 6, 8 è ricordato innanzitutto il «praticare» la giustizia, poi «amare la misericordia» e infine il «camminare umilmente con Dio»; in Deuteronomio 10, 12 «il timore» del Signore, il «camminare nelle sue vie» e osservare «per il tuo bene» i suoi comandamenti. Insomma sono come dei piccoli catechismi che si devono memorizzare per non perdere l’orientamento.
Nel nostro, la «conoscenza» di Dio è contrapposta alla saggezza, alla forza e alla ricchezza e si cerca di definire Dio nei termini di bontà, diritto e giustizia. Alla «saggezza» umana, cui oggi aggiungiamo i concetti di scienza e di tecnologia, si contrappone la «bontà»; alla «forza», fisica, militare, politica, malavitosa, si contrappone il «diritto», alla «ricchezza» la «giustizia». Chi conosce Dio pratica bontà, diritto, giustizia, come rispecchiandolo.
Si tratta di termini molto comuni, ma assolutamente disattesi. Tutti dicono di riconoscerli come valori fondamentali, e potrebbero essere la base comune a tutte le religioni per una pacifica convivenza sulla terra; ma la realtà è un’altra. Quello che prevale è la forza dei potenti, il denaro fine a se stesso, la produzione di ricchezza spropositata per pochi, senza nutrire il pianeta.
C’è veramente molto da fare per chi vuole approfondire e testimoniare la conoscenza di Dio.