La guida di Dio
01 ottobre 2015
Un giorno una parola – commento a Genesi 24, 7
Il Signore manderà il suo angelo davanti a te
(Genesi 24, 7)
Un angelo del Signore parlò a Filippo così: «Alzati e va’ verso mezzogiorno, sulla via che da Gerusalemme scende a Gaza. Essa è una strada deserta». Egli si alzò e partì
(Atti 8, 26-28)
Il Signore, il nostro Dio, che ci ammaestra per il nostro bene, ci guida per la via che dobbiamo seguire.
Possiamo chiedere a Dio che la sua volontà sia fatta «in terra come in cielo», quindi possiamo desiderare di essere guidati a compierla, maturando le nostre scelte attraverso la sua parola.
Non si può vedere Dio sulla scena umana, ma si può cogliere la sua presenza attraverso di essa.
Nel brano proposto per oggi dal Lezionario vediamo il patriarca Abramo, ricercatore della volontà di Dio, che al momento di trovare una moglie per il proprio figlio Isacco, invia il suo servo alla ricerca, confidando nella guida dall’Eterno attraverso «il suo angelo», figura evocativa di una mediazione.
Gesù, il mediatore per eccellenza tra l’uomo e Dio, manifestazione vivente della sua volontà, non è stato soltanto un nuovo Mosè, bensì ha agito come fosse la colonna di nuvola e fuoco che guida il popolo.
Con la venuta di Gesù Cristo, sapienza è confidare in Lui, credere al suo messaggio escatologico e agire in base ad esso. Così ha fatto Filippo che, guidato dallo Spirito, ha obbedito alle parole di Gesù per i suoi discepoli: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente» (Matteo 28, 18-20).
Come Filippo, i discepoli del Signore sono guidati a comunicare il lieto messaggio di Gesù e a battezzare coloro che sono pronti ad incontrare il Signore.