«Istruzioni» a confronto: dal Burkina Faso al Pinerolese
15 settembre 2015
Incontro con Amadou Cissé e Adriano Andruetto; il punto sull’avanzamento dei progetti di sostegno e le nuove idee appena nate
Abito tradizionale del Burkina Faso e francese fluente: così si è presentato Amadou Cissé che nei giorni scorsi ha visitato il pinerolese per ringraziarlo e per chiedere di continuare ad aiutare il suo territorio, per quanto riguarda l’ambito scolastico.
«Il collegamento con il Burkina Faso nasce nel 2001, con il progetto di cooperazione decentrata Enndàm attivato dal comune e dalla comunità di Piossasco – spiega Adriano Andruetto, consigliere comunale a Piossasco – L’obiettivo è di portare avanti un piano di sviluppo locale ventennale nella zona di Gorom-Gorom, che raggruppa 82 villaggi con una popolazione totale di 120mila abitanti. Nel corso degli anni sono stati coinvolti altri comuni del pinerolese e della cintura torinese: Airasca, Cantalupa, Coazze, Frossasco, Giaveno, Orbassano, Roletto, Pinerolo, Trana, Villarbasse e Piossasco. Tutti sostengono il progetto con un contributo economico annuale, che si va ad aggiungere alle nostre raccolte di beneficenza sul territorio. La rete di cooperazione vede protagoniste anche l’organizzazione Lvia e le realtà religiose della Diocesi di Pinerolo e della Chiesa Valdese».
Proprio i finanziamenti dell’Otto per Mille valdese hanno permesso la realizzazione della ferme-école, una cascina-scuola di circa 600 ettari che sarà gestita da giovani allevatori e coltivatori del Burkina Faso, che vuole dimostrare la possibilità di gestire un allevamento con tecniche alternative a quelle tradizionali, spesso troppo dispendiose. Procedure innovative ma meno invasive per il territorio, che prevedono il recupero di sementi quasi scomparse e uno sfruttamento programmato e attento delle risorse del terreno. Al progetto partecipano anche l’Università di Torino e una cooperativa di Buriasco.
La seconda iniziativa, finanziata anch'essa dall’Otto per Mille è la realizzazione di una scuola primaria nel comune di Timboulel, sempre nella regione del Gorom-Gorom, dedicata al pastore Tullio Vinay. Ce ne ha parlato Amadou Cissé, insegnante e responsabile del settore educativo della zona: «Lavoro da anni nel settore scolastico, prima come insegnante, poi come responsabile di un centro di educazione all’avanguardia nella promozione dell’istruzione per tutti, anche per coloro che hanno dei problemi di apprendimento. Il nostro obiettivo è di raccogliere i giovani, proporre loro un livello base d’istruzione per potersi inserire meglio nella società e avviarli nei lavori che rispondono ai bisogni delle nostre comunità. Con l’arrivo degli sfollati dagli Stati confinanti a nord (Niger, Mali) nelle scuole arriviamo anche ad avere 80-100 allievi per classe, e la situazione è ingestibile. Alcuni bambini devono percorrere 5-7 km di strada per arrivare alla scuola più vicina, con conseguenti lacune sul rendimento. La scuola che abbiamo aperto con il contributo dell’Otto per Mille è stata aperta lo scorso ottobre, si trova a 12 km di distanza da quella più vicina e quindi sarà perfetta per tutti i bambini del territorio. Quest’anno hanno frequentato 68 allievi e puntiamo ad aumentarne il numero. Sono incoraggianti anche i numeri della frequenza scolastica: a fronte di un 10% del periodo 2000-2002, le statistiche nazionali dicono che nel 2014 il 37% di bambini è andato a scuola, con una percentuale femminile che in 10 anni è passata dal 2% al 34%».
Durante i giorni trascorsi nel Pinerolese Cissé ha incontrato molte realtà che sostengono i progetti in Burkina Faso: enti pubblici, privati, le chiese e anche alcune scuole, tra queste il Collegio Valdese di Torre Pellice. Cissé ha incontrato Marco Dapiran e Marco Fraschia, preside e vicepreside proprio del Collegio. «Abbiamo gettato le basi per uno scambio – spiega ancora Cissé – che per il momento sarà soltanto epistolare (cosa che già avviene con alcune scuole superiore di Pinerolo) ma la nostra speranza è di poterlo ampliare». Non si parla di scambi veri e propri come il Collegio effettua con altre scuole (ad agosto alcuni studenti sono stati in Cina) ma di una via di mezzo. «Grazie alla tecnologia oggi possiamo effettuare delle videoconferenze, a esempio un professore di Torre Pellice può tenere una lezione per i ragazzi e le ragazze di Gorom-Gorom e viceversa». La strumentazione informatica però ha un costo e il Collegio si è fatto promotore di una raccolta fondi proprio per riuscire ad acquistare il necessario. «Chi fosse interessato – spiegano il preside e il vice-preside – può effettuare un versamento indicando la destinazione al progetto di comunicazione con Gorom-Gorom. Indicativamente la cifra necessaria si aggira fra i 4000 e i 5000 euro».
I riferimenti per gli eventuali versamenti sono Banca Prossima (gruppi Intesa-San Paolo), Iban: IT62V0335967684510700201403