Stranieri e lavoro. Otto Bitjoka vince la causa di risarcimento contro Extrabanca
10 luglio 2015
Esautorato della vicepresidenza per aver denunciato discriminazioni a favore dei clienti italiani
E' in questi giorni sui giornali nazionali la vicenda di Otto Bitjoka, già vice presidente di Extrabanca e membro della chiesa valdese di Milano. Una sentenza del tribunale di Milano ha infatti condannato l'istituto bancario, il primo nato per favorire il credito ai cittadini stranieri, a risarcire il suo ex dirigente esautorato dall'incarico per ragioni di discriminazione razziale. La vicenda inizia qualche anno fa e riguarda una prima causa che, nel 2012 condannava Extrabanca per “molestie razziali” nei confronti di un suo dipendente senegalese, Cheik Tidiane Gaye. Bitjoka aveva preso le parti del dipendente straniero, denunciando anche altri atteggiamenti che di fatto avrebbero violato la missione e il codice dell'Istituto, “nato per servire i cittadini stranieri residenti in Italia e gli italiani che credono nel valore della multiculturalità e dell'integrazione sociale”. Secondo Bitjoka, rispetto ai clienti italiani i tassi di credito offerti agli stranieri sarebbero stati meno vantaggiosi, come pure il credito concesso agli italiani sarebbe stato doppio rispetto a quello concesso agli stranieri. A fronte di queste accuse, il consiglio di amministrazione di Extrabanca in poche sedute esautorava Bitjoka dalla vicepresidenza. In modo illegittimo, a giudizio della sentenza di secondo grado dello scorso 23 giugno. «Con questa sentenza si fa giustizia. Nonostante le carte etiche e i valori che venivano affermati, il sostegno ai clienti stranieri era solo una copertura per prendere una fetta di mercato», ha dichiarato Bitjoka in un articolo apparso su La Repubblica lo scorso 6 luglio.
Nato in Cameroun, ma in Italia da oltre trent'anni, Bitjoka si è laureato in scienze economiche e bancarie all'Università cattolica di Milano, e da sempre si occupa di ricerche sull'imprenditoria immigrata. Per l'editrice protestante Claudiana ha pubblicato “Legittime aspettative. Il cammino dell'immigrato della nuova Italia” (pagg. 156, euro 12,50), con prefazione di Piero Bassetti e postfazione di Pino Polistena.