Rifiuti e bonifica amianto: i piani della Regione Piemonte
17 giugno 2015
Adottati dalla Giunta regionale ora verranno discussi nelle commissioni, perfezionati e poi saranno votati dal Consiglio «entro settembre», si augura l'assessore all'Ambiente Alberto Valmaggia
Due risultati importanti per il Piemonte: il nuovo piano rifiuti che mancava dal 1997 e il nuovo ambizioso quanto necessario piano di bonifica dall'amianto dell'intera regione.
L'assessore Valmaggia esulta, ma non troppo: «Siamo molto contenti – dice ai microfoni di Rbe – entrambi i piani mancavano da oltre quindici anni, ma non sono ancora definitivi. Ora passeranno nelle commissioni, saranno migliorati, verranno ascoltate le associazioni competenti e speriamo di portarli alla votazione finale del Consiglio entro settembre, mi auguro anche prima della pausa estiva».
Piano rifiuti
Raggiungere il 65% di raccolta differenziata in tutto il Piemonte e il 50% del tasso di riciclaggio, oltre a un'importante riduzione della produzione di rifiuti entro il 2020. Questo è il primo obiettivo del “Progetto di Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e dei fanghi di depurazione 2015-2020”, adottato martedì scorso dalla Giunta regionale. Il documento ha superato la Valutazione ambientale strategica e «rispetto al Piano preesistente del 1997 – ha continuato Valmaggia - le novità sono molte e consentono di raggiungere tutti gli obiettivi espressi dalla disciplina nazionale e comunitaria, che negli ultimi anni si è evoluta al punto di trasformare la gestione dei rifiuti in uno strumento di natura economica ed ambientale, nel solco tracciato dal legislatore europeo, e che oggi definiamo come economia circolare».
Il Piemonte cerca l’autosufficienza regionale nella gestione dei rifiuti urbani non destinati alle operazioni di riciclaggio e recupero. Le priorità sono rappresentate dalla riduzione della produzione dei rifiuti e dalla raccolta differenziata di qualità, finalizzata a produrre sostanze che potranno essere utilizzate in alternativa alle materie prime.
«In questo ambito – continua l’assessore - giocano un ruolo attivo e fondamentale i sistemi integrati di raccolta, specie di tipo domiciliare, ed i centri di raccolta dei rifiuti, che facilitano cittadini ed imprese nel conferire a brevi distanze tipi di rifiuto che costerebbe troppo andare quotidianamente a raccogliere strada per strada”. Riguardo alla gestione dei rifiuti organici, viene incentivato sia l’auto-compostaggio in loco, sia il recupero energetico a monte del compostaggio presso i tradizionali impianti di trattamento già presenti in regione.
Così si cerca di aggiungere gli obiettivi del 65 % di raccolta differenziata, e del 50 % di riciclaggio stabiliti nel Piano, limitando a non più di 670.000 tonnellate i rifiuti urbani indifferenziati che a livello regionale dovranno essere gestiti nel 2020.
Amianto
«C'è la mappatura e il censimento dei siti con amianto, lo smaltimento e gli indirizzi per agevolarne il processo, bonifica dei siti di interesse nazionale e dei manufatti che lo contengono», ci spiega Valmaggia.
Le bonifiche di interesse nazionale di Casale Monferrato e Balangero dovranno essere completate entro il 2020, grazie alle risorse recentemente stanziate dal Governo, pari a 80 milioni di euro.
Il Piano prevede poi che si giunga a una graduale eliminazione dei manufatti contenenti amianto, pressoché definitiva entro il 2025. La priorità è rappresentata dalla bonifica degli edifici pubblici, partendo dalle scuole. In conformità alla legge regionale 30/2008, il documento evidenzia l’importanza di individuare risorse da destinare ai Comuni, singoli o associati, per attivare servizi di raccolta e smaltimento di determinati quantitativi di manufatti contenenti amianto nell’ambito del sistema regionale di gestione dei rifiuti.
Quanto alla mappatura, si prevede di continuare le attività mediante Arpa Piemonte, in collaborazione con le Asl, con la pubblicazione e l'aggiornamento costante delle informazioni. Ad oggi la quantità di coperture in cemento-amianto rilevata in tutta la regione è prossima ai 50 milioni di metri quadri. Quindi il lavoro è appena all'inizio.