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La Chiesa evangelica ispano-americana di Genova festeggia con il moderatore
22 maggio 2015
17 anni fa l’entrata ufficiale nella Chiesa valdese della comunità nata nel 1990 come progetto di accoglienza per stranieri
Il 22 maggio è il “compleanno” della Chiesa evangelica ispano-americana di Genova (Iglesia Evangélica Hispano-Americana – IEHA): una comunità giovane, che forse proprio per questo tiene a festeggiare il compimento di ogni anno di vita, contrariamente a quanto fa di solito chi è un po’ più anziano, come osserva umoristicamente la pastora della comunità, Giovanna Vernarecci.
Quello di quest’anno, ci spiega, non è un anniversario particolare come quello dei 15 anni festeggiato due anni fa, un’età che rappresenta un momento di passaggio molto importante nella società ispanoamericana.
Era il 1998 e la Iglesia chiedeva di essere accolta nell’Unione delle chiese valdesi e metodiste: la sua entrata ufficiale nell’ordinamento valdese veniva sancita dal Sinodo di quell’anno con l’approvazione, insieme allo Statuto, della convenzione stipulata con la Tavola valdese e il Concistoro della Chiesa evangelica valdese di Genova.
Quest’ultima aveva concretamente favorito la nascita della comunità, con cui condivideva e condivide la sede in via Assarotti: infatti fin dal 1990 l’Iglesia svolgeva la sua attività in qull’ambito, ed era nata, come ricorda il primo articolo del suo Statuto (di cui la comunità si è dotata nel 1995), «dal progetto della Chiesa Evangelica Valdese di Genova volto ad offrire accoglienza agli stranieri in lingua spagnola, e con la collaborazione della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia».
La comunità, «di carattere interdenominazionale, ecumenicamente aperta a qualunque esperienza cristiano-evangelica fondata sulla parola di Dio», intendeva offrire ai credenti di lingua spagnola uno spazio per vivere la loro fede, promuovendo «un’azione di testimonianza cristiana e di evangelizzazione, senza discriminazioni confessionali, nell’ambito della vocazione delle Chiese evangeliche della Liguria in favore di donne e uomini di ogni nazionalità», e al tempo stesso voleva realizzare attività di carattere sociale a favore degli immigrati.
La vocazione internazionale e interdenominazionale è rimasta, e anche quest’anno, dunque, ci saranno momenti di festeggiamento significativi, con la giornata comunitaria di domenica 24 maggio caratterizzata dalla presenza e dalla predicazione del pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese.
Ci saranno altre iniziative comunitarie, come il bazar di beneficenza e il concerto dei giovani della comunità che coinvolgeranno anche altri gruppi, che rientrano fra le consuete attività della Iglesia; ma va segnalata, ricorda ancora la pastora Vernarecci, una nuova iniziativa che si terrà a Roma, presso la Facoltà valdese di teologia. Si tratta di una riunione quartierale che coinvolgerà i membri della Iglesia residenti stabilmente nella capitale: un modo per ritrovarsi e mantenersi uniti anche a distanza...
Foto tratta dalla pagina Facebook della comunità