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La Chiesa evangelica ispano-americana di Genova festeggia con il moderatore

17 anni fa l’entrata ufficiale nella Chiesa valdese della comunità nata nel 1990 come progetto di accoglienza per stranieri

Il 22 maggio è il “compleanno” della Chiesa evangelica ispano-americana di Genova (Iglesia Evangélica Hispano-Americana – IEHA): una comunità giovane, che forse proprio per questo tiene a festeggiare il compimento di ogni anno di vita, contrariamente a quanto fa di solito chi è un po’ più anziano, come osserva umoristicamente la pastora della comunità, Giovanna Vernarecci.
Quello di quest’anno, ci spiega, non è un anniversario particolare come quello dei 15 anni festeggiato due anni fa, un’età che rappresenta un momento di passaggio molto importante nella società ispanoamericana. 
Era il 1998 e la Iglesia chiedeva di essere accolta nell’Unione delle chiese valdesi e metodiste: la sua entrata ufficiale nell’ordinamento valdese veniva sancita dal Sinodo di quell’anno con l’approvazione, insieme allo Statuto, della convenzione stipulata con la Tavola valdese e il Concistoro della Chiesa evangelica valdese di Genova.
Quest’ultima aveva concretamente favorito la nascita della comunità, con cui condivideva e condivide la sede in via Assarotti: infatti fin dal 1990 l’Iglesia svolgeva la sua attività in qull’ambito, ed era nata, come ricorda il primo articolo del suo Statuto (di cui la comunità si è dotata nel 1995), «dal progetto della Chiesa Evangelica Valdese di Genova volto ad offrire accoglienza agli stranieri in lingua spagnola, e con la collaborazione della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia». 
La comunità, «di carattere interdenominazionale, ecumenicamente aperta a qualunque esperienza cristiano-evangelica fondata sulla parola di Dio», intendeva offrire ai credenti di lingua spagnola uno spazio per vivere la loro fede, promuovendo «un’azione di testimonianza cristiana e di evangelizzazione, senza discriminazioni confessionali, nell’ambito della vocazione delle Chiese evangeliche della Liguria in favore di donne e uomini di ogni nazionalità», e al tempo stesso voleva realizzare attività di carattere sociale a favore degli immigrati.
La vocazione internazionale e interdenominazionale è rimasta, e anche quest’anno, dunque, ci saranno momenti di festeggiamento significativi, con la giornata comunitaria di domenica 24 maggio caratterizzata dalla presenza e dalla predicazione del pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese. 
Ci saranno altre iniziative comunitarie, come il bazar di beneficenza e il concerto dei giovani della comunità che coinvolgeranno anche altri gruppi, che rientrano fra le consuete attività della Iglesia; ma va segnalata, ricorda ancora la pastora Vernarecci, una nuova iniziativa che si terrà a Roma, presso la Facoltà valdese di teologia. Si tratta di una riunione quartierale che coinvolgerà i membri della Iglesia residenti stabilmente nella capitale: un modo per ritrovarsi e mantenersi uniti anche a distanza...

Foto tratta dalla pagina Facebook della comunità

 

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