Leader religiosi in dialogo su cibo e integrazione
18 maggio 2015
Oggi e domani, al Sacro Convento di Assisi, un incontro interreligioso sull’importanza della fede nella scuola e nella società civile
ASSISI (NEV/Riforma.it), 19 maggio 2015 - Si apre oggi, presso la sala stampa del Sacro Convento di Assisi, la due giorni dedicata ai temi del dialogo interreligioso, integrazione e discriminazione alla presenza dei rappresentanti delle diverse confessioni religiose. I lavori del “terzo incontro del tavolo interreligioso per l’integrazione”, verranno aperti alle 15,30 da Franca Biondelli, sottosegretaria al Ministero del lavoro e delle politiche sociali con delega all’integrazione insieme a padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento di San Francesco di Assisi e padre Enzo Fortunato, direttore della rivista San Francesco e da Roberto Olla, giornalista TG1, che modererà l'incontro.
All'evento i diversi leader religiosi presenti in Italia si confronteranno sull’importanza della conoscenza delle religioni nelle scuole e nella società civile.
«E' importante - rileva Gian Mario Gillio, responsabile comunicazione e relazioni esterne della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), oggi ad Assisi in rappresentanza anche per la Chiesa valdese - promuovere momenti di incontro e confronto tra le diverse religioni e le spiritualità che compongono il mosaico di fedi presenti in Italia. Il dialogo interreligioso ed ecumenico, che in passato aveva attraversato momenti di precario equilibrio, sembra vivere oggi una nuova primavera, grazie anche alla sensibilità di papa Francesco». «In passato - prosegue Gillio - non fu sempre così. Ricordo che alcuni documenti vaticani si erano espressi in modo diametralmente opposto alle aperture di oggi: misure come la riabilitazione della liturgia pre-conciliare (2007); l’affermazione che le Chiese nate dalla Riforma “non sono Chiese in senso proprio” (2007); una esegesi teologicamente faziosa dell’affermazione della Lumen gentium (“la Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa cattolica romana”), per farle dire che “la Chiesa di Cristo è la Chiesa cattolica romana” (2007); il discorso di Ratisbona (2006) che molto irritò i musulmani e, ancor più, i teologi cattolici che dialogavano con i non cristiani; l’affermazione (2007) che in America latina “l’annuncio di Gesù e del suo Vangelo non comportò, in nessun momento, un’alienazione delle culture precolombiane né fu un’imposizione di una cultura straniera”; la nuova preghiera (2008) del Venerdì santo per gli ebrei che indirettamente continua a chiedere la loro conversione».
«Il dialogo ecumenico e interreligioso spesso si esprime su due livelli: quello istituzionale promosso dai vertici delle chiese e un altro, forse più reale e che nasce dall’esperienza della base. Molti sono gli esempi: dalle iniziative nate dall’amicizia ebraico cristiana ai seminari del Segretariato attività ecumeniche, dalle iniziative promosse dai giovani come “Osare la pace per fede” alla Giornata ecumenica del dialogo cristiano islamico, alle attività promosse dai giovani evangelici della Fgei, ma anche i tavoli come quello che vivremo oggi ad Assisi, seppur di carattere istituzionale, è necessario e importante, soprattutto se lo si inserisce in un contesto più ampio e alla luce dei nuovi assetti geopolitici che vedono affiorare nuove derive fondamentaliste, dal momento che alcuni delinquenti vogliono faziosamente affiancare le loro aberranti azioni al fatto religioso. L'incontro di oggi - ha concluso Gillio - è importante anche per il significato simbolico che porta con sé e per il luogo scelto. In memoria dell'incontro interreligioso promosso da Giovanni Paolo II il 27 ottobre del 1986».
Presenti all'iniziativa in corso, tra gli altri: Claudio Paravati, direttore della rivista Confronti, Abdallah Redouane, segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia e grande moschea, Maria Angela Falà, vicepresidente Unione buddhista italiana, Rav. Joseph Arbib, comunità ebraica di Roma, e Svamini Hamsananda Giri, vicepresidente dell’Unione induista italiana.
Domani, in linea con le iniziative dell'Expo di Milano, la due giorni proseguirà con il convegno “A tavola con le religioni. Pratiche, diritti e punti di incontro per superare le discriminazioni”.
Gli eventi sono organizzati dal Sacro Convento di Assisi e dall’Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, verranno trasmessi in diretta streaming sul sito.