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L’Expo, una sfida (anche) per le chiese

L’esposizione mondiale si apre il 1° maggio a Milano, anche le chiese protestanti saranno presenti con iniziative in città

La prima esposizione mondiale si tenne a Londra nel 1851. Tema dominante: «Industria di tutte le nazioni». Il ritmo dei cinque anni, tra un’Expo e l’altra, è stato mantenuto più o meno intatto. S’interruppe solo alla vigilia della Seconda guerra mondiale, quando s’inaugurò a New York l’Expo, targata: «Costruire il mondo di domani ». Una tragica ironia. I temi dell’Expo raccontano la storia del mondo occidentale. Un secolo e mezzo di Expo con molto Nord e poco Sud. Ebbi questa impressione anche in occasione dell’Expo di Hannover, nel 2000, con il suo motto «Umanità, natura, tecnologia». Era per me la prima volta e mi sembrava di entrare in un «villaggio delle meraviglie». Le esposizioni mondiali sono il palco dell’orgoglio delle nazioni in gara per presentare la location più affascinante. In effetti, dal punto di vista delle soluzioni architettoniche, l’Expo offre sempre uno spettacolo incredibile.

Basti pensare all’«albero della vita» che svetta davanti al padiglione Italia, da un’idea michelangiolesca. La Fiera di 140 nazioni diverse – e delle multinazionali – si dà quindi appuntamento a Milano tra un mese, con la sua idea-guida: «Nutrire il pianeta, energia per la vita». Questo evento, aperto al grande pubblico mondiale, s’inaugura il 1° maggio per concludersi il 31 Ottobre 2015. Expo, ancor prima di essere un fatto culturale, funziona come un’impresa commerciale, pubblicitaria, di rilancio delle grandi marche legate alla produzione e commercializzazione del cibo. Il tema è comunque azzeccato, racchiude una singolare pregnanza biblica, tocca infatti una delle questioni centrali dell’umanità. Ma il motto dell’Expo nasce sbilanciato: non esiste infatti il cibo soltanto, ma anche l’acqua. Nutrire, d’accordo, ma anche dissetare. C’è, con scandalosa evidenza, un diritto al cibo ampiamente disatteso (quasi un miliardo di persone soffre per fame o malnutrizione, fra cui 162 milioni sono i bambini con meno di 5 anni), ma c’è soprattutto un diritto all’acqua pulita per tutti. A Milano le occasioni di confronto e dibattito sui temi dell’Expo sono già avviate, anche nelle nostre chiese. Non mancano riflessioni critiche (e autocritiche) che vorrebbero condurre a «buone pratiche» ovvero a compiere una vera svolta nello stile di vita. All’Expo non si entra gratis: ci sono varie tipologie di costi (si veda sul sito www.expo2015.org), il biglietto normale costa ben 39 euro. Come chiese protestanti di Milano abbiamo costruito un programma di presenza non all’interno di Expo (che del resto si presenta come luogo aconfessionale), ma in città. Che cosa faranno i venti milioni di turisti, dopo la visita al «villaggio delle meraviglie»? Nessuno lo sa. Importante, a nostro avviso, sarà avere, in determinati orari, la porta della chiesa aperta, per offrire una sobria accoglienza. Si punta insomma all’incontro tra persone. Le chiese protestanti stanno mandando in stampa un dépliant in varie lingue, con notizie storiche e attuali delle singole comunità (valdese, metodista, battiste, luterana, riformata svizzera).

Ogni seconda domenica del mese, durante i sei mesi dell’Expo, ci saranno culti tematici, dedicati ai temi che l’Expo solleva. Ogni pomeriggio offriremo, alternandoci tra le nostre chiese, un’accoglienza caratterizzata anche da momenti di spiritualità biblica e musicale. Si sta allestendo una pagina web, con tutti i riferimenti utili ai turisti, sul piccolo mondo dei protestanti in Milano. In agenda ci sono già due importanti eventi: uno sarà costituito dall’happening giovanile del 13 giugno, organizzato dai nostri esecutivi e dalla Fgei (500 giovani da ogni parte d’Italia). Mentre dal 18 al 29 settembre si terrà il convegno internazionale del «Gallo verde», presso la chiesa valdese (vi parteciperanno rappresentanti di 8 nazioni diverse). C’è inoltre un mondo più ampio: quello delle 17 chiese cristiane (comprese le nostre) che fanno parte del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano: il Cccm ha infatti messo in cantiere tutta una serie di proposte per il tempo dell’Expo. Questo programma ecumenico verrà ufficialmente presentato al pubblico in una conferenza stampa prevista per il 20 aprile.  

Foto "EXPO 2015 - Milano - Piazza Castello, Expo Gate" di Stefano Stabile - Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.

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