Val Pellice e turismo: fra parchi, associazioni e uffici che aprono e chiudono.
06 febbraio 2015
Perché questa risorsa è in secondo piano in questa vallata piemontese
Giovanni, che oltre a offrire informazioni a chi arrivava in valle poteva erogare anche altri disparati servizi (biglietti dei bus, fotocopie, riscossioni tasse per affissioni pubblicitarie etc); quello di Torre Pellice avrebbe anch’esso dovuto chiudere ma la sua funzione è stata prorogata per alcuni mesi. Negli ultimi giorni Bobbio Pellice ha detto no al nuovo parco naturale proposto dalla Regione Piemonte, che avrebbe toccato il suo territorio comprendendolo nel grande parco natural del Monviso. Sarebbero sufficienti queste informazioni per capire che del turismo alla val Pellice importa poco. Eppure si cerca lo stesso di offrire dei servizi.
«Fra un mese, un mese e mezzo riusciremo a riaprire l’ufficio turistico di Luserna San Giovanni – ci spiega il sindaco Duilio Canale – grazie a un dipendente comunale in mobilità. Questo significa che non avremo costi di gestione del personale né per il Comune né per la Pro Loco che ha gestito direttamente l’ufficio fino alla sua chiusura». L’offerta dei servizi sarà però leggermente diversa da prima. «L’ufficio sarà aperto 20 ore a settimana – continua Canale – e ci concentreremo sul turismo vero e proprio tralasciando gli altri ambiti che sono poco legati a questo servizio, o fanno concorrenza ad altri esercizi pubblici che li offrono a poca distanza (fotocopie, biglietti dei trasporti pubblici)».
Torre Pellice cerca di mantenere fra mille difficoltà di natura economica il servizio attivo grazie alla gestione della Pro Loco (almeno ancora per alcuni mesi), ma ci sembrava interessante dare spazio anche a un’associazione (per la verità non la prima che prova ad effettuare un’operazione del genere) nata nelle settimane scorse che ha deciso di chiamarsi «In Val Pellice». «Sta costituendosi infatti in questi giorni l’associazione culturale “In Val Pellice”, per volontà di alcuni operatori della ricettività della valle (rifugi, B&B, ristoratori, guide alpine e naturalistiche...) allo scopo precipuo di aprire e gestire un sito internet. Dopo una serie di riunioni dedicate allo studio di fattibilità, lunedì 26 gennaio scorso un nutrito gruppo di persone si è incontrato con grande entusiasmo per costituire formalmente l’associazione», ha dichiarato Ines Pontet, una delle associate. «Sono circa una trentina i primi interessati che hanno aderito all’iniziativa di promuovere la val Pellice attraverso un sito dedicato, facendola conoscere in maniera unitaria e il più ampiamente possibile nella sua offerta turistica: fra questi compaiono anche la libreria Claudiana di Torre Pellice e il Centro culturale valdese. Importante notare che il progetto vuole espressamente favorire un turismo “dolce e responsabile”, attento all’ecosistema e incentrato sull’attrattiva naturalistica e culturale, tipiche della Valle. Nel gruppo promotore vi è gran desiderio di far comunicare meglio tutte le istanze presenti sul territorio per garantire ai visitatori un’offerta coordinata ma plurale», ha aggiunto Pontet.
Che sia questa la via d’uscita per una valle dalle potenzialità turistiche enormi ma utilizzate soltanto marginalmente?