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La predicazione del patriarca Francesco Moraglia nella Chiesa valdese e metodista di Venezia
19 gennaio 2015
Storica predicazione da parte del patriarca cattolico di Venezia nella domenica di apertura della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
«Spero con l'aiuto dello Spirito che l'ascolto comune della parola di Dio segni un momento di crescita in vista della piena comunione, che è dono che solo Dio può concedere». Storica predicazione da parte di un patriarca cattolico, Francesco Moraglia, nella chiesa valdese e metodista di Venezia, nella domenica di apertura della settimana di preghiera per l'unità, ieri 18 gennaio.
Meditazione centrata ovviamente sull'episodio di Gesù e la samaritana, dal quarto capitolo del vangelo di Giovanni. E proprio «dammi un po' d'acqua da bere», il versetto scelto quest'anno come filo conduttore della settimana, nelle parole del patriarca diventa emblema dell'accettazione reciproca e del superamento delle diversità confessionali. Il dono dell'acqua, che ha bisogno di essere compreso e che poi viene accettato dalla donna in piena libertà, è una salvezza che solo la Grazia può dare e che ogni essere umano deve decidere di accettare in autonomia. Numerosi i riferimenti barthiani nel discorso del patriarca, accolto nella chiesa valdese oltre che dalla pastora Caterina Griffante, anche da rappresentanti della chiesa avventista, anglicana e luterana di Venezia, storicamente crocevia di culture, nazionalità, confessioni e religioni diverse.
La settimana per l'unità prevede ora diversi altri momenti di lettura, preghiera e celebrazione comune. Momento finale e in qualche modo culminante alla luce dei recenti tragici avvenimenti in Francia una marcia per la pace che si svolgerà sabato prossimo 24 gennaio lungo le calli e i ponti del centro storico e che quest'anno è stata organizzata proprio dal consiglio locale delle chiese cristiane.