
Accadde oggi, 9 gennaio
09 gennaio 2015
9 gennaio 1908 - Nasce a Parigi un inarrestabile Castoro
Nasce a Parigi, in una famiglia altoborghese poi decaduta, una delle donne che hanno segnato più profondamente il Novecento, une jeune fille rangéé, una ragazza di buona famiglia affamata di letture, intransigente e austera ma anche capace di mettersi a nudo e proprio per questo di decostruire con il suo coraggio oltraggioso le strutture sociali del tempo: la famiglia, la coppia, le relazioni d'amore. Femminista e rivoluzionaria, scrittrice, filosofa e insegnante, Simone De Beauvoir, il Castoro – come la chiamava il compagno e amico di tutta la vita, Jean-Paul Sartre – non ha mai smesso di pensare, scrivere, sezionare e interrogare la sua vita intima mettendola in rapporto con il momento storico e letterario (quanto fertile, in effetti) in cui si muoveva. Dopo la Liberazione, insieme a Sartre e ad altri intellettuali entra a far parte della rivista Les Temps Modernes, viaggia e fa incontri memorabili con i personaggi del suo tempo, come Che Guevara a Cuba. Vince il prix Goncourt con I Mandarini, ritratto di una generazione; la relazione con lo scrittore Nelson Algren la costringe ancora una volta a parlare di sé, dell'amore che non si lascia intrappolare in nessuna definizione; e poi la morte della madre e di Sartre, che la porteranno ad affrontare l'ultimo tabù, la vecchiaia, il disfacimento e la morte. Su tutto il lavoro di una vita spicca però Il secondo sesso, uscito nel 1949, pietra angolare del femminismo europeo: donna non si nasce ma si diventa, dirà Simone, ripetendolo alle ragazze, che non si stancherà mai di incontrare nelle scuole per ragionare su che cosa significhi diventare donna: per questo sarà anche in prima fila nella battaglia sull'aborto, fra le firmatarie dell'appello delle Salopes che rivendicano l'autonomia del corpo e delle scelte sulla sessualità. L'atto rivoluzionario più forte di tutti resta però quel suo andare a fondo di sé, con la nitidezza della parola scritta, scabra ed essenziale, con la consapevolezza che solo la ricerca della verità sull'umano, per quanto complessa e disturbante possa essere, ci restituisce a noi stessi.