Danno miracoloso
19 dicembre 2014
Come un errore può diventare virale e salvare una città
Prendi una piccola città di cinquemila abitanti, una chiesetta con qualche vecchio affresco sbiadito e un’anziana fedele, artista amatoriale, che, dispiaciuta dal vedere il volto di Gesù consumato dal tempo e dall’incuria, decide di dargli “ritoccatina”. Un restauro volontario e un po’ improvvido, visto che Ecce homo, l’affresco dipinto sul muro della chiesa intorno al 1930 , viene irreparabilmente rovinato. La storia finisce sui giornali locali, la famiglia assedia la restauratrice improvvisata, lei – 83 anni – si barrica in casa e rifiuta di mangiare per la vergogna. Ma ecco che succede l’imprevisto: la notizia, grazie ai social, diventa in breve tempo virale e migliaia di persone cominciano ad arrivare nella cittadina fino ad allora sconosciuta. La diocesi locale non ha mai visto tanti visitatori e Cecilia Giménez, ottantatreenne autrice del restauro, diventa una star: il suo lavoro finisce sulle etichette di un noto marchio di vini e addirittura sui biglietti della lotteria. Succede a Borja, nel nordest della Spagna: in due anni l’afflusso dei curiosi è diventato talmente imponente da rappresentare un vero e proprio pellegrinaggio. Un danno che si è trasformato in salvezza, per un paese che languiva – aveva perso più di trecento posti di lavoro negli ultimi sei anni e ora negozi e locali sono pieni – e che è rifiorito: la vicenda e Cecilia saranno anche oggetto di un’opera comica in preparazione. «E’ una storia di fede», non esita a definirla Andrew Flack, l’autore del testo. Fede e business, considerati gli sviluppi commerciali della vicenda, e c’è da scommettere che non è finita qui.
Come ha commentato ancora Andrew Flack, «il tuo disastro può essere il mio miracolo»: le vie del Signore sono infinite e a quanto pare corrono parecchio anche sul web.