Bisognosi di soccorso
19 dicembre 2014
Un giorno una parola – commento a Matteo 1, 21
«Io perdonerò la loro iniquità, non mi ricorderò del loro peccato».
(Geremia 31, 34)
L’angelo del Signore disse a Giuseppe: «Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».
(Matteo 1, 21)
La parola salvezza ci fa pensare a un perseguitato che si mette al sicuro trovando asilo in una città di rifugio; a un naufrago che viene issato a bordo di una nave di soccorso; a un disperso che vaga nel deserto e che viene ricondotto in un posto sicuro. Salvezza vuol dire liberazione dal pericolo, sia esso causato da persecuzione, naufragio, deserto. Chi è in pericolo, anche se in quella condizione lotta con tutte le proprie forze, ha bisogno di essere salvato, ha bisogno di un salvatore.
Non sempre la persona che ha bisogno di soccorso è cosciente del suo bisogno. Così avviene in molti casi di dipendenza dalla droga, dall’alcool, dal gioco d’azzardo, dall’inclinazione alla violenza. Tanto più si è immersi nel degrado, tanto più si pensa di non avere bisogno di aiuto, di poter decidere da soli delle proprie azioni. Con questa presunzione ci si avvita sempre più in un vortice distruttivo dal quale è difficile svincolarsi.
Difficile, ma non impossibile: è possibile se si riceve soccorso e si è disposti ad accettarlo. Sono innumerevoli le testimonianze di persone che si sono lasciate alle spalle l’alcoolismo, la droga o una vita dissennata. Sono tante le persone che sono state salvate da tutto quel che le rendeva schiave. Sono state salvate perché qualcuno è andato in loro soccorso.
Tutti abbiamo bisogno di soccorso, tutti abbiamo peccato (scagli per primo la pietra...), tutti annaspiamo, spesso nella presunzione di essere autosufficienti. Dio lo sa e vuole salvarci, vuole toglierci da quella realtà che in modo riassuntivo chiamiamo peccato. Gesù ci viene in soccorso, ci porge la mano affinché la stringiamo e gli permettiamo di tirarci fuori dal mare in tempesta in cui rischiamo di andare in perdizione. Egli così ci apre gli occhi e ci fa anche vedere chi al nostro fianco ha bisogno di soccorso, del suo soccorso.