Uno spettacolo per dire NO alla violenza
16 dicembre 2014
Mercoledì 17 alle 15 alla Sala Albarin di Luserna San Giovanni c'è lo spettacolo di e con Anna Giampiccoli contro la violenza sulle donne
E' necessario sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne tutto l'anno, non solo nei giorni precedenti o successivi il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza alle donne.
Per questo in val Pellice, a Luserna San Giovanni mercoledì alle 15 arriva alla Sala Albarin un reading teatrale pensato e ideato dall'attrice e regista Anna Giampiccoli.
«E' una composizione di parole, musiche e immagini sul tema della violenza alle donne - racconta Anna Giampiccoli – Per quanto riguarda i testi che leggo sono brani tratti da quattro libri. Il primo è "Ferite a morte" di Serena Dandini che è una raccolta di testimonianze dell'aldilà; monologhi teatrali ovviamente fantastici per quanto in parte tratti da storie vere di donne che sono state uccise e che raccontano la loro storia. Ci sono brani dal libro "Il male che si deve raccontare" di Simonetta Agnello Hornby che è un’avvocata inglese e ha passato gran parte della propria vita a fornire assistenza legale a donne vittime di violenza domestica. E poi c'è un brano tratto da "Se questi sono gli uomini", l'inchiesta di Riccardo Iacona che presenta diverse testimonianze di reali fatti di cronaca avvenuti negli ultimi anni. L'ultimo libro è una raccolta di testimonianze di vittime, abusi e violenze raccolte in un blog "La 27# ora" raccolte dal gruppo di giornalisti del Corriere della Sera. Nel reading alcune letture sono prive di accompagnamento, lasciando alle sole parole il compito di colpire e emozionare. In altri casi le letture sono inframmezzate da musiche e immagini evocative e mai descrittive che hanno il compito di enfatizzare la carica evocativa delle parole»
Il reading è nato all'interno del progetto "Mi fido di te" della Diaconia Valdese che abbraccia la campagna di sensibilizzazione "Ferite, a volte uccise" dell’otto per mille del 2013 dell’Unione delle chiese valdesi e metodiste. Ha coinvolto studenti e studentesse, genitori, insegnanti di dieci istituti superiori del pinerolese, per suscitare riflessione e confronto sul genere e sui legami maltrattanti, in cui coesistono contemporaneamente affetto e maltrattamento, promuovendo azioni di contrasto alla violenza attraverso l’informazione in un processo che vuol essere soprattutto di cambiamento culturale.
In numerosi incontri che sono stati fatti in questi mesi e che proseguiranno nel prossimo anno sono stati raggiunti oltre 600 ragazzi e ragazze. «Tutti sensibili e molto attenti a questa tematica - ci ha spiegato Paola Paschetto, responsabile dell'ufficio progetti della Csd - hanno posto molte domande di approfondimento e in parecchi han deciso di proseguire il percorso che abbiamo proposto con la Fucina artistica proposta da Anna Giampiccoli".
Cosa differenzia questo spettacolo da altri simili sulla tematica della violenza alle donne?
«Quando mi è stato dato l'incarico di comporre il reading da parte della Diaconia valdese – continua Giampiccoli - mi è stato chiesto di creare un prodotto artistico che fosse particolarmente impattante, cioè che andasse a scuotere gli animi e che affrontasse la problematica della violenza di genere attraverso la partecipazione emotiva dei ragazzi. Questa è la caratteristica principale. Il risultato credo sia stato raggiunto e ora vogliamo cercare di colpire anche gli adulti con questa prima presentazione pubblica aperta a tutti».
Il progetto ha la collaborazione delle associazioni del territorio Svolta Donna, AnLib, Uomini in Cammino e Comune di Pinerolo, ed è finanziato dall’Otto per Mille delle Chiese Valdesi.
Ascolta l'intervista completa alla regista sul sito di Radio Beckwith