Tornare a Dio
14 novembre 2014
Un giorno una parola – commento a Ezechiele 14, 6
Così parla Dio, il Signore: Tornate, allontanatevi dai vostri idoli.
(Ezechiele 14, 6)
E chiamavano Barnaba Giove, e Paolo Mercurio, perché era lui che teneva il discorso. Ma gli apostoli Paolo e Barnaba, udito ciò, si strapparono le vesti, e balzarono in mezzo alla folla, gridando: «Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo esseri umani come voi; e vi predichiamo che da queste vanità vi convertiate al Dio vivente.
(Atti degli apostoli 14, 12: 14-15)
Alcuni anziani di Israele, deportati in Babilonia, vanno a interrogare il profeta Ezechiele, deportato come loro. Che cosa vogliono sapere? Quando finirà l’esilio? Quando si potrà tornare a Gerusalemme? E se questo momento è lontano, non sarà forse il caso di costruire qualche luogo di culto, dove adorare il Dio di Israele, ma anche le divinità locali, che comunque conviene “tenersi buone”, perché… non si sa mai?
La risposta del profeta è una risposta in due parti.
Cominciamo con la seconda: “allontanatevi dai vostri idoli”. La tentazione di sposare le divinità del popolo vincitore è forte, e altrettanto forte può essere l’attrazione degli idoli che le rappresentano. È un rischio che noi non corriamo, per fortuna. Noi abbiamo imparato che Dio va adorato “in ispirito e verità” (Giovanni 4, 24), e mai gli affiancheremmo degli idoli! Ma… è proprio vero? Certo, non teniamo care né immagini né statue, ma non lasciamo orientare la nostra vita da parole e pensieri che non vengono da Dio, ma che ci attirano fortemente verso i traguardi e le conquiste cui i nostri simili guardano? È proprio vero che sappiamo dominare istinti e pulsioni, desideri e pensieri, e non esserne dominati? Ho la sensazione che più di una volta siamo quel fumatore incallito che dice: posso smettere quando voglio… e continua imperterrito a fumare.
La prima parte della risposta è un semplice “tornate”. Il problema non è tornare a Gerusalemme. Il problema è tornare a Dio. L’invito a tornare indica che eravamo già con Lui, accanto a Lui, e ce ne siamo allontanati. Ma Lui è lì, che ci aspetta, e scruta l’orizzonte per vedere subito quando imbocchiamo la via del ritorno, per incontrarci ed accoglierci.